Il progetto “Coordinated Response to Child Abuse and Neglect via Minimum Data Set”, finanziato nell'ambito del programma europeo Daphne III, si propone di istituire strumenti e metodologie che rendano omogenee e funzionali la raccolta e l'elaborazione dei dati sull'abuso e il maltrattamento di minori, nei diversi ambiti e paesi europei.

Il progetto mira a creare le basi, gli strumenti scientifici necessari e sinergie per la creazione di sistemi di monitoraggio nazionali che consentano, attraverso l'adozione di un set minimo di dati (Minimum data set – MDS) di fornire informazioni complete, affidabili e comparabili sui casi di bambini vittime di abuso o maltrattamento, che siano stati presi in carico dai servizi nazionali per l'infanzia (sociali, sanitari, educativi, giudiziari, a seconda delle specificità dei paesi).

Sappiamo infatti che i dati su questo fenomeno nei diversi paesi europei vengono raccolti a partire da una moltitudine di fonti intersettoriali e attraverso metodologie anche molto diverse fra loro. A livello locale e nazionale può infatti accadere che i diversi servizi coinvolti non siano sempre sufficientemente coordinati per seguire al meglio i follow up delle vittime di abuso e maltrattamento. Inoltre, a livello internazionale, questa difformità fra i sistemi di monitoraggio rende molto difficile confrontare i dati e progredire nello studio. Ulteriori barriere per un efficace monitoraggio del fenomeno sono la mancanza di definizioni operative e di pratiche comuni di registrazione. Una prima fase di lavoro prevede la mappatura e l'analisi dei vari sistemi di monitoraggio nazionali dei paesi partecipanti.

A partire dalle informazioni raccolte saranno successivamente stabiliti i criteri per definire il Toolkit che comprenda protocolli, linee guida per gli operatori e strumenti di pronta utilità per azioni di lobbing e disseminazione delle informazioni sul territorio.

E' prevista inoltre una fase di formazione rivolta a gruppi di operatori per ogni paese che siano in grado, dopo un training specifico, di utilizzare e diffondere la metodologia.

Il progetto, coordinato da The Institute of Child Health (Grecia), coinvolge sette paesi compresa l'Italia rappresentata dall'Istituto degli Innocenti. Gli altri partner sono il Belgio (Kind en Gezin), la Bulgaria, (South-West University “Neofit Rilski”, Faculty of Public Health and Sports), la Germania, (University Ulm - Department of Child and Adolescent Psychiatry/Psychotherapy), la Francia (National Observatory for Children in danger - ONED), la Romania (Babes-Bolyai University, Department of Sosial Work) (fr.cop)

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:33