Al via a Firenze la V Conferenza Il Bambino nella città

Dare spazio, con un lavoro di rete, allo scambio di esperienze e alla condivisione di ricerche scientifiche applicate. Questa è una delle caratteristiche della V conferenza Il Bambino nella città che si tiene a Firenze al Palazzo dei Congressi dal 27 al 29 ottobre.

Promossa dalla “Child in the City Foundation” e dalla Rete Europea delle Città Amiche dei Bambini (ENCFC) ha il sostegno del Comune di Firenze, della Provincia di Firenze, della Regione Toscana, di UNICEF, dell’Istituto degli Innocenti e del FPI, la Federazione Europea dell’Industria del Gioco.

La scelta di organizzare la conferenza a Firenze è dovuta al fatto che ospita l’Innocenti Research Centre dell’UNICEF e l’Istituto degli Innocenti, istituzioni molto impegnate nella promozione di politiche e programmi mirati a rendere le città più a misura di bambino.

Una decina di anni fa in Europa nasceva un movimento per promuovere l'attuazione locale della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. L'Italia fu uno dei primi paesi a rispondere alla Convenzione con la nascita, nel 1997, del progetto del Ministero dell'Ambiente “Le Città sostenibili delle Bambine e dei Bambini”. Il progetto, gestito dall'Istituto degli Innocenti, durò fino al 2002 e fu un esempio per diversi paesi.

L'attenzione della conferenza si concentrerà principalmente sul livello politico perché più vicino alla vita dei bambini e degli adolescenti, in quanto permette loro di partecipare e contemporaneamente offre ai politici la possibilità di essere direttamente a contatto con i loro interessi.

Child in the City 2010, tratterà anche della valutazione del grado di “amicizia” delle città e delle comunità e su questo tema l’IRC-UNICEF e la Rete di Ricerca Internazionale Childwatch hanno sviluppato e sperimentato degli strumenti di valutazione in undici paesi.

Sono attesi circa 500 tra amministratori locali, operatori e ricercatori internazionali,rappresentanti di associazioni e organizzazioni non governative per presentare esperienze, studi e ricerche, confrontarsi sulle buone pratiche realizzate in tanti paesi del mondo, oltre che sui molti passi ancora da fare per rendere le città più vivibili e attente ai bisogni e ai diritti dei bambini.

Alcune reti e numerose città hanno sviluppato i propri strumenti di valutazione che saranno condivisi durante la Conferenza. Si parlerà poi della partecipazione dei bambini e degli adolescenti nella società. Molte autorità locali in Europa hanno promosso delle iniziative per favorire la loro cittadinanza.

Infine, il meeting metterà l’accento sul diritto al gioco. In questo contesto, la disponibilità di spazi è una questione importante, ma anche il tempo per giocare e la tolleranza. L'evento permetterà di presentare esperienze locali con l’obiettivo di ispirarne altre.

«La conferenza sarà il luogo per individuare le buone pratiche anche ispirati dal fatto che il 2010 è l’ Anno Europeo della Lotta alla Povertà e all'Esclusione Sociale. La povertà minorile è un problema in molti paesi - ha dichiarato Jan van Gils, presidente dell'European Network Child Friendly Cities (Rete europea città amiche dei bambini) – Sia a livello nazionale che locale, le autorità devono essere a conoscenza del problema della povertà e trovare adeguate soluzioni».

Durante il meeting, Dora Giusti, del Centro di Ricerca UNICEF degli Innocenti, presenterà i risultati preliminari di una ricerca condotta sulla valutazione delle Città amiche dei bambini in nove paesi. Questa ricerca è stata realizzata in cooperazione con il Children’s Environment Research Group della City University di New York, in partenariato con Childwatch International e la Fondazione Van Leer. La ricerca vuole potenziare la capacità di città e comunità di valutare criticamente la stato di attuazione dei diritti dell’infanzia.

Una interessante risposta è arrivata anche dalla Spagna. Josep Muntanola Thornberg, professore dell’Università Tecnica della Catalogna, presenterà la risposta di città e villaggi spagnoli che hanno aderito alla proposta dell’UNICEF di diventare Città Amiche dei Bambini. Dice: «Più di 50 città e villaggi da 2 mila al milione di abitanti, sono desiderosi di avere una valutazione positiva. Vogliono essere riconosciute come “città amiche di bambini”, perché favoriscono la partecipazione nei processi decisionali del consiglio comunale e nella pianificazione urbana».

Altri due esempi di municipalità ambiscono ad ispirare altre città con le loro esperienze in questo campo. Sono l’Associazione delle unità che rappresentano i giovani delle Municipalità Fiamminghe in Belgio, e la Città di Rotterdam nei Paesi Bassi. Nathalie Van Ceulebroeck parlerà del progetto fiammingo, intitolato “De Hangman”. Si tratta di una campagna che promuove atteggiamenti costruttivi da parte dei giovani, e utilizza spazi pubblici come luoghi di incontro.

Da quando ha ospitato la conferenza Child in the City 2008, la Città di Rotterdam ha fatto molti progressi sulle politiche di amicizia dell’infanzia. Da allora, il programma “Rotterdam Amica dei Bambini” ha trasformato maggiormente obiettivi astratti in risultati tangibili. E' infatti stata sviluppata una pianificazione basata sui ”passi per una Rotterdam amica dei bambini”, uno strumento per misurare gli effetti degli sforzi dell’amministrazione comunale. Questa visione mette l’accento sui punti di forza di ogni area e sulle possibilità di miglioramento. La responsabile Rita Wapperom dice che studi pilota realizzati in undici quartieri hanno già dimostrato che una attenzione sullo sviluppo attento all’infanzia e aiutano realmente a creare dei quartieri amici dei bambini.

Gli esempi elencati sono solo alcuni fra le tante esperienze che evidenziano quanto sia stato realizzato in Europa grazie alle politiche per le Città Amiche dei Bambini. Le precedenti edizioni della Conferenza si sono tenute a Bruges nel 2002, Londra nel 2004, nel 2006 è stata ospitata da Stoccarda e nel 2008 da Rotterdam.

La conferenza si concluderà il 29 ottobre con gli interventi di Gordon Alexander, direttore del Centro di Ricerca dell'UNICEF "Innocenti", Jan Van Gils, direttore di Infanzia e Società, Mélusine Harlé, responsabile Rapporti con le Comunità, UNICEF Francia e la presidente dell'Istituto degli Innocenti Alessandra Maggi che interverrà sul tema Rilancio delle Città Italiane Amiche dei Bambini. (sp)

Coloro che sono interessati a partecipare possono fare l'iscrizione direttamente on line. Sempre sul sito, della V conferenza Il Bambino nella città i giornalisti, possono fare l'accreditamento.

Vedi il PROGRAMMA della Conferenza (pdf-577kb)

Ultimo aggiornamento: 25/06/2012 - 16:28