XI Sottodiciotto Filmfestival di Torino

Torino e Città di Torino - Divisione Servizi Educativi.

Come sempre la programmazione, che si svolge in una quindicina di luoghi in tutta la città, è vasta. Tra le retrospettive e omaggi di quest'anno quella a Jean-Pierre Jeunet e a Bahman Ghobadi, a Jurij Norstejn, a Jan Sverak e a Beatrice Bakhti. Due i premi: Targa Città di Torino Sottodiciotto Filmfestival a Davide Ferrario e il Premio del pubblico a Stampa TorinoSette al miglior film italiano con protagonisti giovani e ragazzi.

Tra i programmi speciali troviamo Finestra Cuba con I corti dell’Istituto Superiore di Arte dell’Avana e I ciucci in tasca-Primi passi alla scoperta del mondo (13 e 14 dicembre - vedi il programma - pdf 110Kb), evento organizzato da Sottodiciotto con il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza e l'Istituto degli Innocenti.

I ciucci in tasca è un evento caratterizzato da una serie di incontri, visioni, confronti sulla prima socialità infantile: identità, scoperta dell’altro, esperienze di autonomia fuori dalla famiglia, integrazione nei nidi e nelle scuole per l’infanzia.

L'iniziativa è dedicata alle rappresentazioni dei primi anni di vita dei bambini, con l’obbiettivo di conquistare e incuriosire non solo chi si occupa di questa fascia d’età per professione o necessità (psicologi dell’età evolutiva, educatori, famiglie, genitori, ecc..) ma anche chi ama il cinema e le sue piccole e grandi epifanie.

La selezione di film, curata da Marco Dalla Gassa e Fabrizio Colamartino, vuole rendere omaggio al regista che con più sensibilità ha raccontato le prime stagioni della vita, François Truffaut, autore di Gli anni in tasca. I film selezionati sono il risultato di un lungo lavoro di ricerca tra prodotti quasi tutti in anteprima italiana e trattano di grande contiguità tra i moti della scoperta dell’altro, in ogni sua forma e aspetto, e le possibilità e le capacità di narrazione che la Settima arte ancora sa alimentare e nutrire di esperienze straordinarie.

In programmazione Sotto il Celio azzurro, di Edoardo Winspeare, documentario di prossimità ambientato in un giardino dell’infanzia del quartiere romano del Celio, frequentato da 45 bambini provenienti di 32 paesi diversi. La classe dei gialli di Daniele Gaglianone è un recente lavoro ambientato in una scuola per l’infanzia torinese, nel quartiere di San Salvario.

Una dimensione di confronto e parità di relazioni emerge nel lavoro di Claire Simon che in Récréations colloca la sua invisibile videocamera nel cortile di una scuola materna e mostra come i bambini, autogestendosi il tempo e lo spazio e simulando le attività degli adulti, riescono a raccontare di noi e di loro molto più di quanto pensiamo.

Altri film aprono squarci interessanti sul mondo della prima infanzia: Avant les mots di Joachim Lafosse, Déssine-toi di Gilles Porte, L’isola dei sordobimbi di Stefano Cattini, si fanno forza di un mondo infantile in cui non è ancora comparsa (o non comparirà affatto) la parola, per rivelare come le forze di una personalità già delineata si incontrano nell’espressività, nel gesto, nel disegno, nel gioco, nel desiderio di auto-rappresentarsi dei più piccoli.

In lista Charlie and the Rabbit di Robert Machoian e Rodrigo Ojeda-Beck, premiato come miglior cortometraggio all’ultimo Sundance Filmfestival; Gianburrasca & C. I primi giorni di scuola e anche i secondi di Italo Moscati, di cui si vedranno alcuni brani.

Accanto alla selezione di film I ciucci in tasca propone alcuni momenti di confronto con registi, operatori sociali, autori televisivi. Lunedì 13 dicembre alle ore 18.30 una tavola rotonda dal titolo Chiedo asili, nel corso della quale ci si interrogherà sui vecchi e i nuovi modelli di nido e di scuole per l'infanzia, su quanto tali strutture riescano a rispondere alle reali esigenze dei più piccoli e quanto debbano andare incontro a quelle dei genitori.

All'incontro parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, scrittori, genitori, pedagogisti e psicologi dell'età evolutiva come Vinicio Ongini, membro dell'ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri presso il ministero dell’Istruzione ed autore di vari libri; Tullia Musatti, membro della segreteria Gruppo Nazionale Nidi Infanzia, dirigente di ricerca CNR dove si occupa di innovazione nell’ambito dei servizi per la prima infanzia. Poi Paola Liberace, autrice del libro Contro gli asili nido; Giuseppe Borgogno, assessore alle risorse educative del Comune di Torino; Roberto Marino, Capo del Dipartimento per le Politiche per la Famiglia. A coordinare l’incontro Ferruccio Cremaschi, direttore della rivista Bambini e Segretario del Gruppo di Studio Nazionale Nidi e Infanzia.

Il 13 dicembre, alle 20.15, si terrà un incontro pubblico intitolato Essere, avere e riprendere con alcuni dei registi italiani che hanno lavorato in realtà educative come nidi e scuole per l’infanzia, come Edoardo Winspeare, Daniele Gaglianone e Gianni del Corral nel corso del quale si ragionerà sulle possibilità che il cinema e il documentario ha di riprendere (in senso filmico ma anche di imposizione di un’autorità, uno sguardo, un codice) esperienze intime e in qualche misura irrappresentabili come quelle della prima socialità infantile.

Martedì 14 dicembre alle ore 18.30, si parlerà con Italo Moscati di come la televisione continua a sfruttare la presenza dei bambini per conquistare punti nell’indice Auditel. (francesca coppini)

Il programma (pdf-850Kb) dell'XI Sottodiciotto Filmfestival

Ultimo aggiornamento: 21/11/2012 - 10:11