A Firenze una casa per le mamme detenute

Una detenzione più morbida per le mamme con bambini piccoli: l'Istituto degli Innocenti, insieme alla Regione Toscana e al ministero della Giustizia, il 27 gennaio ha sottoscritto un protocollo d'intesa per la creazione di una sezione a custodia attenuata per detenute madri in Toscana.

Col documento - che rientra nella collaborazione istituzionale tra Regione e ministero fissata da un accordo generale che ha stabilito gli ambiti di intervento e gli obiettivi in campo carcerario (edilizia; tutela della salute dei detenuti, attività per chi sconta pene e per il personale penitenziario, sottoposto a fortissimi stress) – si avvia un progetto sperimentale di respiro regionale che prevede la creazione di una sezione di custodia riservata alle donne imputate o condannate che abbiano con sé bambini fino a tre anni di età.

Nel protocollo, infatti, si evidenzia come i bambini figli di detenute, «per fruire del diritto di essere accuditi dalla propria madre», siano «costretti a rimanere in carcere nel periodo più delicato della loro crescita, in una situazione di deprivazione di stimoli idonei ai loro bisogni» che ha effetti negativi sul loro sviluppo psicofisico. Pertanto, anche per ottemperare ai principi fissati in particolare dalla risoluzione del Parlamento europeo del 13 marzo 2008 sulla situazione delle donne detenute e la raccomandazione R (2000) 1469 su madri e neonati in carceri, si è approntato il progetto di un'unità di piccole dimensioni in cui i bambini possano essere accuditi in un ambiente a misura di bambino.

La struttura sarà ospitata in un edificio di proprietà dell'Opera pia Madonnina del Grappa di Firenze, che lo cederà in comodato d'uso. Ministero e Regione provvederanno rispettivamente a organizzare e gestire la Casa di custodia e a mettere a norma gli impianti e coinvolgere come supporto i servizi territoriali. L'Istituto realizzerà un progetto formativo destinato sia al personale penitenziario che poi sarà messo in servizio nella struttura sia a quello degli enti locali e delle associazioni di volontariato che opererà nelle attività di supporto. (mf)

Ultimo aggiornamento: 29/06/2012 - 11:39