Giovani alla scoperta del Citizen jornalism

Internet 2.0, smartphones, netbooks, YouTube, social networks, strumenti che ormai tutti i giovani, a cominciare dai teenagers, conoscono e utilizzano quotidianamente.

Sono questi i nuovi media che permettono la realizzazione di video, immagini e testi e la loro pubblicazione in rete in tempo reale attraverso connessioni wi-fi.

Siamo davanti a una nuova rivoluzione dell'informazione che vede i “giovani digitali” modificare la visione di giornalismo trasformandolo in giornalismo partecipativo. Esempio pratico è il movimento giovanile che ha fatto nascere le rivoluzioni del Nord Africa che si sono allargate a macchia d'olio nei Paesi arabi.

L'Arci in questi ultimi anni ha mostrato sensibilità e interesse su questa nuova forma di giornalismo creando un progetto di Citizen journalism per adolescenti e giovani. Venerdì 11 e sabato 12 marzo, ad Arezzo, si è tenuto il primo seminario residenziale "Democrazia dell'informazione e citizen journalism", iniziativa aperta ai giovani soci Arci della Toscana che ha riscosso grande successo.

Come è andato l'incontro lo spiega Francesco Giannoni che nell'Arci Toscana si occupa del progetto: «É il primo seminario di questo tipo organizzato dall'Arci. Hanno partecipato oltre trenta ragazzi, tutti interessati ai nuovi media, una partecipazione inattesa che è andata oltre tutte le aspettative. Durante i lavori, ad Arezzo è passata la Carovana antimafia diventata per i ragazzi un tema da sviluppare per le attività laboratoriali. Il successo dell'iniziativa ci fa pensare a verificare la possibilità di riprendere l'argomento e organizzare un altro incontro».

Il progetto di Citizen journalism nasce dopo un incontro dell'Arci nazionale nel quale è stata proposta creazione di riviste web per i giovani. L'Arci, da tre anni lavora con progetti sulla comunicazione - in modo specifico sulla radio, uno dei media preferiti dai ragazzi. Un progetto i cui finanziamenti sono arrivati dal ministero delle Politiche giovanili dell'allora ministro Giovanna Melandri, dicastero oggi diretto da Giorgia Meloni.

Il seminario - condotto da Antonio Cipriani, giornalista dell'Unità ed ex direttore del quotidiano L'Ora di Palermo - ha prodotto anche una bozza del Manifesto per la buona comunicazione sul quale i ragazzi in futuro vogliono continuare a lavorare. (sp)

Ultimo aggiornamento: 19/06/2012 - 11:25