Calo generalizzato del consumo di droghe pesanti in Italia mentre tra gli studenti è in aumento il consumo di cannabis. Lo rivela la Relazione annuale 2012 sulle tossicodipendenze curata dal Dipartimento per le Politiche Antidroga e consegnata al Parlamento.

«Per la cannabis – scrive nell'introduzione il ministro per la Cooperazione e l'Integrazione, Andrea Riccardi - si riscontra una lieve tendenza all'aumento tra la popolazione studentesca; sempre tra i giovani, si assiste ad una ripresa dei consumi di stimolanti, mentre i consumi di cocaina e allucinogeni presentano un trend in diminuzione. Per l'eroina si nota, in generale, una diminuzione dei consumi; tuttavia preoccupa la stabilità dell'assunzione di tale micidiale droga da parte degli studenti dell'Italia meridionale e insulare e della popolazione femminile».

Secondo gli ultimi dati rilevati dalla Relazione, l'età media degli utenti tossicodipendenti che si rivolgono ai Sert è oggi di 31,6 anni e si assiste anche a un aumento del periodo di tempo fuori trattamento oltre che a un arrivo sempre più tardivo alle strutture socio-sanitarie. Inoltre, rispetto al 2010, viene registrata la chiusura di ulteriori 26 strutture socio-riabilitative.

La Relazione esamina anche lo studio effettuato sul consumo di stupefacenti dichiarato negli ultimi 30 giorni su una popolazione studentesca di quasi 35.500 giovani tra 15 e 19 anni. Le percentuali di risposta sono state del 77,7 % e ci fanno avere una fotografia sul consumo di stupefacenti tra gli adolescenti. L'uso di eroina, dallo 0,29 del 2011 passa allo 0,23%; la cocaina dall'1,17 è nel 2012 all'1,06%; gli allucinogeni diminuiscono allo 0,86% (erano all'1,02% nel 2011). Gli aumenti del consumo riguardano stimolanti, amfetamine, ecstasy che dallo 0,50 del 2011 passano allo 0,57% mentre la cannabis ha un incremento dello 0,29% (dal 12,65 del 2011 al 12,94%).

Diminuiscono anche i soggetti tossicodipendenti con bisogno di trattamento che da 562.400 del 2010 diventano circa 520.150 nel 2011: 13,1/1000 residenti di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Di questi, 193.000 per oppiacei (4,9/1000 residenti), circa 136.750 per cocaina (3,4/1000 residenti) e circa 190.400 per cannabis (4,8/1000 residenti). La Toscana risulta la seconda regione, dopo la Liguria, tra quelle con il maggior numero di persone tra 15 e 64 anni, che hanno bisogno di trattamento per uso di oppiacei.

La Relazione tratta anche di abuso di alcoolici, di tabagismo e di ludopatia, in forte aumento negli ultimi tempi. Riguardo a quest'ultima dipendenza si vuole «tutelare, in particolar modo, i soggetti più deboli come gli anziani e gli adolescenti – dice il ministro Riccardi - attraverso l'introduzione di una rigorosa disciplina sulla pubblicità e sulla conoscenza dell'alea connessa al singolo gioco».

Nel 2011 il Dipartimento Politiche antidroga ha promosso il progetto “Diagnosi e intervento precoce dell’uso di sostanze nei minori mediante counseling motivazionale, drug test e supporto educativo alla famiglia: metodi e razionale” elaborato secondo le del Piano di Azione nazionale 2010-2013. Dopo un seminario tematico 69 Unità Operative hanno deciso di aderire formalmente al progetto. (sp)

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Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:36