“I bambini italiani sono deprivati di una vita dignitosa e delle opportunità per sviluppare i propri talenti”. È questa la denuncia lanciata da Save the children nel Sesto Atlante dell'infanzia “Bambini senza. Origini e coordinate delle povertà minorili”, presentato nell’ambito della campagna “Illuminiamo il Futuro”, alla vigilia della Giornata mondiale dell'Infanzia che si celebra il 20 novembre.

La povertà minorile tradotta in numeri vuol dire che quasi un bambino su dieci vive in famiglie che non possono permettersi di invitare a casa i suoi amici per giocare o per mangiare, festeggiare il compleanno, possedere libri extrascolastici adatti alla sua età, acquistare abiti nuovi.

E ancora, un bambino su sette non ha a disposizione uno spazio adeguato in casa per fare i compiti e uno su sei non ha la possibilità di partecipare ad un corso pomeridiano (musica, sport) e quasi uno su tre non può permettersi di trascorrere almeno una settimana di vacanza lontano da casa.

Solo tre bambini su dieci, che frequentano la scuola primaria, hanno il tempo pieno a scuola e nel 40% degli istituti scolastici principali non c’è il servizio mensa.

L’Atlante documenta anche il clima di violenza nel quale crescono i bambini, che segna il loro rapporto con la città e il quartiere, la relazione con i coetanei (per i fenomeni di bullismo e di discriminazione), la vita in casa: si stimano in circa 400 mila i minori vittime di violenza assistita dentro le pareti domestiche.

I dati (allarmanti) snocciolati nelle duecento pagine dell'Atlante, curato da Giulio Cederna e corredato dalle foto di Riccardo Venturi, con analisi e dati geolocalizzati in 62 originali mappe, sono disponibili anche online, con una piattaforma multimediale interattiva.

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:41