Minori e tv

“Il minore ha diritto ad essere tutelato da trasmissioni televisive che possono nuocere alla sua integrità psichica e morale” questo recita il Codice di autoregolamentazione Tv e Minori che secondo il Comitato Media e Minori è stato fortemente disatteso dalle ultime delibere dell’Agcom.
Lo scorso maggio il Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani aveva adottato con decreto i criteri generali, proposti dal Comitato, per la classificazione dei programmi televisivi “i cui contenuti possono nuocere gravemente allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori”.
In quell'occasione il presidente Franco Mugerli aveva invitato l'Agcom a dare indicazioni precise sui dispositivi tecnici necessari affinchè i minori non possano accedere ai programmi televisivi potenzialmente dannosi.
Nel frattempo l'Aurorità Garante ha archiviato il procedimento a carico di Sky che era scaturito da una risoluzione di violazione adottata dal Comitato Media e Minori che contestava all'emittente televisiva di aver trasmesso sul canale satellitare Sky Cinema 1 in data 11 giugno 2010 alle ore 21 un film vietato ai minori di 14 anni, mentre il Codice stabilisce che “I film vietati ai minori di anni quattordici non possono essere trasmessi, sia in chiaro che a pagamento, né forniti a richiesta, sia integralmente che parzialmente, prima delle ore 22.30 e dopo le ore 7.00”.
Con questa archiviazione, sostiene sempre Franco Mugerli, “l'Agcom ha parificato indiscriminatamente i film vietati ai minori di 14 anni a quelli semplicemente nocivi, consentendone la trasmissione nelle fasce orarie di trasmissione per tutti purché con l’utilizzo del parental control”
Si arriva così a questo inizio di agosto con la delibera di Agcom che indica l'obbligatorietà dell'introduzione dei meccanismi di parental control con codici personalizzati su tutti gli apparecchi di ricezione che saranno messi in commercio alla fine di un periodo transitorio di sei mesi dall'approvazione della delibera, ma evidentemente lascia scoperti tutti gli apparecchi attualmente installati che nella maggioranza dei casi non sono conformi.
Secondo il Comitato Media e Minori sono state disattese anche le direttive comunitarie e, per dirla con le parole di Mugerli, è in corso “un allarmante progressivo smantellamento del sistema della protezione dei minori nelle trasmissioni televisive”.
Oltre a fare chiarezza nella normativa, è importante che i minori e la loro tutela siano al primo posto per tutti. (francesca conti)

Scarica il comunicato del Comitato Media e Minori

Ultimo aggiornamento: 31/05/2012 - 12:02