Nuovi modi di fare scuola

Come reagisce la scuola davanti alle nuove tecnologie? Che tipo di competenze occorrono per una scuola nuova e adeguata ai tempi? Quali esperienze vengono portate avanti negli ultimi anni? Questi sono alcuni degli argomenti che verranno trattati al convegno “La nuova scuola nasce dal basso. Esperienze concrete di innovazione didattica” che si tiene a Firenze, il 23 aprile, nel Salone Brunelleschi dell'Istituto degli Innocenti.

La giornata di lavori - in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti con il patrocinio della Provincia di Firenze - nasce come iniziativa per il primo anno di attività di Educazione 2.0, rivista on line pubblicata da Nuova Italia, RCS Libri Education.

Il convegno, interamente trasmesso in streaming sul sito www.educationduepuntozero.it, avrà come protagonisti le scuole e gli insegnanti che negli ultimi anni hanno portato avanti un'innovazione didattica dal basso. L'evento vuole permettere alle scuole e agli insegnanti di presentare, scambiare e riflettere sulle loro esperienze ed eventualmente ricollocarle e ridefinirle in situazioni diverse.

Quattro gli ambiti nei quali verranno presentate le esperienze (saranno pubblicate sulla rivista Educazione 2.0): curricoli e saperi; apprendimento e tecnologie; organizzazione scolastica, docenti e competenze; abilità, conoscenze, valutazione e certificazione.

Tra gli ospiti, oltre alla presidente dell' Istituto degli Innocenti Alessandra Maggi che aprirà i lavori, interverranno Luigi Berlinguer, direttore scientifico di Education 2.0 ed ex ministro dell'Istruzione; Giovanni Di Fede, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione; Giovanni Biondi, direttore generale D.G. per gli Studi e la Programmazione e per i Sistemi informativi del MIUR; Lucia Nencioni, capo ufficio stampa e web dell'Istituto degli Innocenti; Massimiliano Galioni, direttore responsabile di Education 2.0 e direttore generale di RCS Libri Education.

Il pomeriggio verrà dedicato all'esperienza del progetto Trool-Tutti i ragazzi ora on line, primo social network per bambini e ragazzi. Trool, promosso dalla Regione Toscana per sostenere l’alfabetizzazione all’uso del web 2.0 tra i bambini, è stato realizzato ed è gestito dall’Istituto degli Innocenti con la Fondazione Sistema Toscana.

In crescita i numeri di Trool: dal dicembre 2008 alla fine di marzo 2010, il portale ha superato 1 milione di visitatori con un aumento esponenziale delle pagine visitate che nel mese di febbraio 2010 hanno avuto una media giornaliera di oltre 4.600 pagine viste. Oggi Trool ha quasi 6.000 utenti registrati, circa 4.000 utenti blogger expert (ragazzi, bambini, insegnanti e genitori identificati dalla segreteria di Trool) che, sotto la moderazione della redazione, educatori e insegnanti di livello senior, postano testi immagini e video, o scrivono commenti. Tra i giovani navigatori anche 1.800 utenti registrati non abilitati che però possono votare i post e inviare un disegno, ma non entrano in contatto con gli altri utenti.

Il successo di Trool, oltre al lavoro della redazione, è dovuto soprattutto al coinvolgimento delle scuole e degli insegnanti, una ventina dei quali parteciperanno alla conferenza. Loro infatti hanno compreso l'importanza del portale e l'uso delle nuove tecnologie per una didattica adeguata ai tempi.

Non dimentichiamo che Trool, negli anni, ha creato un legame diretto con il territorio. Interviene con laboratori e presentazioni nelle scuole, attività formative e informative per insegnanti, per le famiglie degli alunni partecipanti, educatori e volontari del terzo settore.

Fino ad oggi 26 Comuni toscani hanno lavorato e continuano a lavorare con Trool. Dal 2007 al 2010 sono state coinvolte oltre 220 classi di 60 scuole elementari e medie inferiori con circa 5000 ragazzi tra gli 6 e 13 anni. I laboratori comprendono anche lezioni su lavagna interattiva multimediale (LIM) - nelle classi che ne dispongono - e diversi insegnanti hanno partecipato attivamente alla formazione e ai laboratori.

L'offerta per le scuole è varia e prevede 12 diverse tipologie di laboratori. Di questi, 6 sono dedicati alle scuole primarie e 6 per le secondarie di primo grado. Gli interventi sono ad ampio raggio: si può partire dall'alfabetizzazione al web ma anche dal laboratorio Un libro per Trool per educare i bambini alla lettura oppure MyPlace per la scoperta del proprio territorio. Esiste poi un laboratorio di intecultura chiamato Pinocchio Nero, il laboratorio La Costituzione di educazione alla legalità e Parole d'Acqua e Gli Orti di Trool che promuovono i comportamenti ecosostenibili.

E, visto il successo ottenuto in questi anni, per il 2010 Trool viene proposto in tre scuole toscane ad alcune classi di prima elementare, abbassando così a 6 anni l’età dei bambini che partecipano al progetto. (sp)

Programma del convegno (pdf-250kb)
Scheda di Trool (pdf-156kb)

Ultimo aggiornamento: 27/06/2012 - 09:53