I servizi alla prima infanzia come strumento di inclusione

Succede il 28 gennaio a Firenze, presso l'Istituto degli Innocenti. Il giorno dopo la Rete si riunirà per la consueta assemblea annuale.

La giornata di studio, così si legge nella scheda di presentazione, «intende promuovere una riflessione sull'impatto che tali servizi possono avere nel favorire l'inclusione sociale e combattere il rischio di esclusione sociale dei bambini socialmente svantaggiati, come pure i bambini migranti, in un quadro di accesso universalistico ai servizi».

Il seminario si articola in tre momenti. Durante la mattina i lavori si svilupperanno in una sessione plenaria, con la presentazione di alcune importanti ricerche comparative: John Bennett, ricercatore della Thomas Coram Research Unit all’Institute of Education di Londra presenterà Come cambia la cura dell’infanzia – Cosa ci dice il rapporto Unicef sui servizi educativi e di cura per la prima infanzia e come guardare oltre; Sylvie Raina dell'Institut National de Recherche Pédagogique di Parigi presenterà un lavoro dal titolo Le dimensioni qualitative dei servizi educativi e di cura per la prima infanzia per i bambini, le famiglie e lo sviluppo delle politiche; Jan Peeters, Direttore di VBJK, Resource and Research Centre for Early Childhood Care and Education di Ghent (Belgio) illustrerà Il ruolo dei servizi educativi e di cura per la prima infanzia e degli operatori nell'affrontare la povertà e promuovere l'inclusione sociale.

Infine Erika Bernacchi e Roberta Ruggiero del Segretariato di ChildONEurope presenteranno le Politiche nazionali relative ai servizi educativi e di cura per la prima infanzia nei paesi partner di ChildONEurope

Nel pomeriggio i vari gruppi di lavoro approfondiranno temi specifici: Identità dei bambini e qualità dei servizi educativi e di cura per la prima infanzia; L'obiettivo di Barcellona/Lisbona del 33% di servizi educativi e di cura per la prima infanzia entro il 2010: raggiungimento dell'obiettivo e efficacia delle pari opportunità di accesso; L'accesso ai servizi educativi e di cura per la prima infanzia, costi e rette per le famiglie con attenzione speciale ai bambini migranti e socialmente svantaggiati; Promozione dei diritti dei bambini, sviluppo dei servizi e prevenzione dell’esclusione sociale.

La rete ChildOnEurope, lo ricordiamo, riunisce gli osservatori sull'infanzia di 24 paesi. Nove di questi (Belgio francese, Cipro, Danimarca, Francia Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna) sono paesi membri e sedici sono associati (Austria, Belgio fiammingo, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Latvia, Lituania, Polonia, Repubblica Slovacca, Slovenia, Svezia, Olanda e Regno Unito). L'Istituto degli Innocenti è sede da anni del suo segreteriato.

Il seminario del 28 gennaio è rivolto ai partner della Rete e aperto alla partecipazione - previa iscrizione - di organizzazioni internazionali, enti istituzionali, ricercatori ed esperti, «mira ad offrire un forum per lo scambio di conoscenze tra i partner di ChildONEurope e altri importanti enti internazionali governativi e non, impegnati in questo settore, in particolare per quanto riguarda l'analisi comparativa della situazione europea, incentrata sia su aspetti qualitativi che quantitativi». (f.con.)

Ultimo aggiornamento: 29/06/2012 - 11:43