Una rete contro la violenza in famiglia

Il progetto FILI E TRAME, realizzato dall'associazione Artemisia con il sostegno della Regione Toscana, giunge al suo momento conclusivo dopo oltre un anno di lavoro sul territorio in contrasto al fenomento della violenza domestica. I risultati del progetto in un seminario il 2 febbraio agli Innocenti.

Ancora oggi in Italia la violenza è per le donne fra i 14 e i 50 anni la prima causa di mortalità o invalidità permanente, più del cancro e più degli incidenti stradali. E la Toscana, seppur di poco, ha una media superiore a quella nazionale. Un fenomeno ancor più inquietante se si pensa che, quasi sempre, gli autori della violenza sono legati da vincoli di parentela alla vittima, che, in questi casi difficilmente denuncia.

Nonostante i passi compiuti grazie alla maggiore sensibilizzazione di questi anni, la violenza sulle donne continua a rappresentare un mondo sommerso, minimizzato, sottovalutato o non riconosciuto nella sua gravità, spesso dalle stesse vittime.

Il lavoro svolto nell'ambito di FILI E TRAME ha avuto come obiettivo quello di accrescere l'individuazione delle violenze e ampliare la consapevolezza e conoscenza delle relazioni fra violenza sulle donne e violenza assistita dai figli. Il percorso ha coinvolto, a partire dal settembre 2008, le provincie di Firenze, Prato e Pistoia, con una prima fase di focus group con gli operatori dei servizi socio sanitari e dei centri antiviolenza delle varie zone.

I risultati hanno permesso di individuare punti di forza e criticità del lavoro degli operatori, in relazione ad alcuni parametri come il riconoscimento del fenomeno, l'azione sui bambini vittime di violenza assistita, il legame instaurato con le donne, l'impatto emotivo e il coordinamento della rete dei servizi. Il lavoro è proseguito con seminari di confronto, con l'obiettivo di condividere conoscenze e metodologie tra gli operatori delle diverse aree.

Il seminario (2 febbraio, ore 9), dal titolo FILI E TRAME: tessere relazioni efficaci per il contrasto alla violenza domestica e assistita, vuole illustrare esaustivamente i principali risultati delle attività dei progetto, evidenziando le principali aree di attenzione necessarie per contrastare la violenza interfamiliare.

Parteciperanno oltre agli operatori e agli esperti dell'associazione Artemisia, il vicepresidente della Giunta regionale Federico Gelli, il dottor Fabio Roia del CSM che farà il punto sulle norme che disciplinano la protezione delle donne vittime di violenza, la dott.ssa Valeria Dubini, ginecologa della Azienda Ospedaliera Careggi, che illustrerà il ruolo dei servizi sanitari nella rilevazione precoce della violenza domestica.(francesca coppini)

Ultimo aggiornamento: 27/07/2012 - 16:48