Violenza sui bambini, se ne parla a Firenze

La violenza di un giorno, la mia vita futura” è il titolo del convegno che si tiene l'11 marzo all'Istituto degli Innocenti.

L'incontro, promosso dal Consiglio d'Europa, che ha il patrocinio del Ministero per le Pari opportunità, l'Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Firenze e l'Istituto degli Innocenti, è parte della campagna del COE “One in five” (1 su 5) per combattere la violenza sessuale sui bambini.

La conferenza, con inizio alle 10.00, dopo il saluto della presidente dell'Istituto Alessandra Maggi, prevede l'intervento Elisabetta Cianfanelli, assessore alle Pari opportunità del Comune di Firenze.

Verrà quindi presentata la campagna “One in five” da Tiziana Zannini dell'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile e, a seguire, Roberta Ruggiero, coordinatrice del Segretariato della rete europea degli Osservatori nazionali per l’infanzia (ChildONEurope), parlerà delle Linee guida europee sul monitoraggio e la raccolta dati in materia d’abuso all’infanzia. La mattinata di lavori terminerà con un intervento di Lorella Baggiani, del settore Politiche di contrasto al disagio sociale della Regione Toscana e le conclusioni dell'assessore Cianfanelli.

La Campagna del COE "1 su 5", è un'iniziativa intrapresa nell’ambito del Programma "Costruire un'Europa per e con i bambini" 2006–2011, al quale ha partecipato anche l'Italia. Negli ultimi anni il Consiglio d'Europa, per il biennio 2009–2011, ha lanciato la "Strategia di Stoccolma" con l'obiettivo di proseguire la lotta ad ogni forma di violenza nei confronti dei bambini. Con la campagna “One in five” vuole sradicare ogni forma di violenza sui minori anche attraverso la sensibilizzazione per prevenire e combattere l’abuso e lo sfruttamento sessuale.

Il primo obiettivo è sostenere il processo di firma, ratifica ed implementazione della Convenzione del COE per la protezione dei minori dall'abuso e dallo sfruttamento sessuale (Lanzarote, 2007 - pdf in inglese-258kb) e degli altri strumenti convenzionali previsti dal COE in materia.

Il secondo obiettivo intende sensibilizzare l'opinione pubblica, prevenire l'abuso e incoraggiare i piccoli che lo hanno subito a rompere il silenzio ma anche contrastare la cultura del silenzio e della negazione. Secondo i dati diffusi dal COE - che conta 47 Paesi membri - tra il 70 e l'85 per cento dei bambini che subiscono abusi sessuali conoscono la persona che li ha causati e nel 90 per cento dei casi la violenza non viene denunciata. Il titolo della campagna "One in five" è riferita alla percentuale di bambini che - negli Stati membri COE - subiscono violenza sessuale, sono coinvolti con la pedopornografia, ricevono proposte via internet e hanno a che fare con la prostituzione infantile. (sp)

Ultimo aggiornamento: 19/06/2012 - 12:06