Salam Shalom, si parla di Pace
Firenze avanguardia nel dialogo inter-religioso. Un incontro il 28 novembre
21 Novembre 2011
Il 28 novembre Firenze accoglie un importante appuntamento. Si chiama “Salam Shalom, dialoghi di Pace” (programma tra gli allegati) un incontro che vede protagonisti i rappresentati delle tre religioni monoteiste: Islam, Ebraismo e Cristianesimo.
L'appuntamento, con inizio alle 10.00, è promosso dalla Provincia di Firenze con l'Associazione Dialoghi e il patrocinio dell'Istituto degli Innocenti che lo ospita nel Salone Brunelleschi (Piazza Santissima Annunziata, 12).
Alessandra Maggi, presidente dell'Istituto degli Innocenti, aprirà i lavori del convegno. «L’Istituto degli Innocenti ospita con grande piacere questo incontro per il dialogo tra le religioni – dichiara Maggi - Il nostro ente è nato sei secoli fa per dare asilo ai bambini in difficoltà e ha continuato ininterrottamente la propria opera di accoglienza senza distinzione di razza, cultura e religione. Oggi più che mai sosteniamo una cultura sociale aperta, capace di confronto e rispetto per la diversità. In questo spirito abbiamo sostenuto e promosso, a Borgo San Lorenzo, in Mugello, in uno spazio di proprietà dell’ente, la nascita del Villaggio La Brocchi, centro di accoglienza per famiglie con bambini che richiedono asilo provenendo da nazioni in guerra»,
Il convegno prevede i saluti di Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze e sarà introdotto dalla giornalista Maria Cristina Carratù, presidente dell'Associazione Dialoghi. Seguiranno gli interventi di Severino Saccardi, direttore di Testimonianze, rivista impegnata nel dialogo tra culture e religioni; don Alfredo Jacopozzi, direttore del Centro diocesano per il dialogo inter-religioso; Izzeddin Elzir, Imam di Firenze e presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia; Rav Joseph Levi, Rabbino capo di Firenze e Silvia Guetta docente di Pedagogia sociale e Educazione alla pace dell'Università di Firenze.
«Sul dialogo inter-religioso, in Italia, Firenze è un'avanguardia e un terreno solido – afferma don Jacopozzi – Quello che viviamo è un momento importante. Dovremmo riuscire ad avere un documento unico per formulare un intento di pace comune. Da anni si sta preparando l'humus per lavorare su diverse tematiche impegnative tra le quali anche la costruzione della moschea e Firenze è diventata uno spazio nel quale vengono stemperate tensioni che si creano altrove». (sp)
Ultimo aggiornamento: 18/05/2012 - 12:01