"L'anello debole" alla settima edizione
Il bando del premio video-cine sulla comunicazione sociale scade il 1 agosto
11 Luglio 2011
Il bando del premio sulla comunicazione sociale scade il 1 agosto.
Radio, TV, cinema contro l'esclusione sociale, è questo lo slogan del premio L'anello debole, arrivato alla settima edizione. Un concorso nato nel 2005 organizzato da Redattore Sociale con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Regione Marche, Provincia di Fermo e Comune di Fermo e con la collaborazione del Corriere della Sera.
Il premio punta sempre più ad una dimensione internazionale: per la prima volta il bando 2011 è stato tradotto in inglese, aprendosi così, oltre che all'Italia, anche alla comunità internazionale e alla vasta produzione di servizi giornalistici radiofonici, televisivi e cortometraggi che vengono realizzati all’estero.
L'edizione di quest'anno si tiene dal 2 al 6 novembre avendo alle spalle un segno estremamente positivo sulla comunicazione sociale e sulla sostenibilità ambientale.
Nata da un’idea di Giancarlo Santalmassi, l'iniziativa durante gli anni ha visto sempre maggior interesse. Questo anche grazie al lavoro della giuria composta dallo stesso Santalmassi che ne è presidente, da don Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela De Robert, Andrea Pellizzari e Daniele Segre.
Durante le sei passate edizioni sono state ammesse al concorso 671 opere su 717 inviate e 339 sono state selezionate per la votazione finale. Tra i partecipanti ci sono stati giornalisti di tutte le testate Rai e Mediaset, di Sky, La 7, Radio 24 e di varie testate radiotelevisive regionali. Hanno partecipato anche numerosi autori audio-video in concorso come singoli o in rappresentanza delle principali organizzazioni non-profit. Nel 2010 è stata avviata una partnership con il Corriere della Sera che ha pubblicato le opere finaliste sul proprio portale.
Possono partecipare al premio L'anello debole (vedi il bando) opere audio e video, edite o inedite, realizzate o trasmesse dopo l’1 gennaio 2010. I temi ammessi sono il mondo del disagio e dell’impegno sociale, la sostenibilità e la denuncia ambientale.
Cinque le sezioni: radio, TV, corti della realtà, corti fiction (di durata compresa tra i 3 e i 25 minuti) e cortissimi (della durata di 3 minuti) realizzati con le videocamere dei cellulari. Alle cinque opere vincitrici (una per ogni sezione) sarà assegnato un premio in denaro di 1.500 euro e un monile con il simbolo del premio. La Giuria si riserva la facoltà di attribuire un premio speciale a un’opera di ciascuna sezione.
Tra i vincitori del 2010 - per la sezione TV - L’inferno dei bimbi stregoni di Stefano Liberti, reportage inedito girato a Kinshasa, in Kenya, nel 2009 che racconta il fenomeno dei bambini accusati di stregoneria ed espulsi dalle proprie famiglie.
Il termine ultimo per inviare le opere per il concorso è il 1 agosto 2011. (sp)
Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:32