I diritti di bambini e madri passano anche dallo sport
Presentato oggi in una conferenza stampa il rinnovo del protocollo d’intesa tra Istituto degli Innocenti e CSI Toscana per proporre agli ospiti delle Case d’accoglienza una variegata scelta di attività sportive
Firenze, 29 luglio 2020 - Li ha aiutati a socializzare, ad essere meno diffidenti e a ritagliarsi uno spazio in più di serenità. É lo sport, entrato nelle tre strutture d’accoglienza per mamme e bambini dell’Istituto degli Innocenti grazie al protocollo siglato con il Centro Sportivo Italiano della Toscana, associazione senza scopo di lucro di promozione sportiva riconosciuta dal CONI.
L'accordo è nato due anni fa per promuovere l’attività sportiva rivolta ai piccoli ospiti di Casa Bambini e alle donne di Casa Madri e Casa Rondini dell’Istituto e oggi si rinnova. Calcio, nuoto e danza saranno alcuni dei corsi organizzati per i bambini sia all’interno che all’esterno delle strutture, a cui si aggiungono anche acquagym, yoga e pilates per le mamme.
La novità per i prossimi due anni sarà la costruzione di percorsi personalizzati, con un’attenzione particolare alla storia e alla situazione dei singoli ospiti delle case d’accoglienza ed un maggiore coinvolgimento dei centri polisportivi del territorio, che parte dalla convenzione con la palestra Olympus di via di Ripoli a Firenze dove bambini e mamme potranno scegliere tra tante attività.
Tutti i progetti saranno dedicati alle persone accolte nelle tre case - Casa Rondini, Casa Bambini, Casa Madri - per un totale di 21 donne a cui si aggiungono i bambini fino a 8 anni di età. Saranno proposti loro percorsi diversi in modo che gli ospiti delle case d’accoglienza, con le proprie storie, possano sperimentare un approccio del tutto personale allo sport.
Sport che è per loro soprattutto un’opportunità di socializzazione e di confronto, come spiega una delle madri ospite delle strutture che accolgono donne e i loro figli in situazione di forte disagio: “Mi sento sola, con tanti problemi con cui fare i conti e molti ancora da affrontare. Fare yoga e pilates con altre donne aiuta; finalmente qualcosa di positivo, che posso scegliere di fare o meno, senza costrizioni”. Poi ci sono le storie di bambini, piccoli fino a 8 anni, che hanno vissuto l’esperienza come un gioco. “Come è giusto che sia e questo li ha aiutati ad essere più socievoli, meno diffidenti verso il prossimo e non è poco, considerato la storia familiare da cui provengono. Lo sport dà regole, stabilità ed è anche un modo di sfogarsi” -racconta Sara, operatrice CSI che ha seguito i bambini in piccoli gruppi nel corso di questi due anni, fino al periodo lockdown che ha bloccato le attività.
Il progetto è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, il direttore generale dell’Istituto degli Innocenti Giovanni Palumbo, il presidente regionale e provinciale CSI, Carlo Faraci e Roberto Posarelli, Michele Marchetti direttore generale del CSI, Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Luca Lotti,parlamentare della Repubblica Italiana. Ha moderato l’incontro Franco Morabito, presidente dell'Unione Stampa Sportiva Italiana Toscana.
“Lo sport è fondamentale per la crescita non solo fisica, ma anche sociale e psicologica dei bambini e delle madri che ospitiamo - dichiara la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida.Uno strumento attraverso cui socializzare, sconfiggere pregiudizi e combattere l'emarginazione. Siamo felici che l’intesa e la collaborazione con il CSI vada avanti e che si possa partire dai bambini e dalle loro madri, prendendoli come punto di riferimento per costruire una società nella quale i valori umani e civili possano essere sempre più diffusi e condivisi. Con il rinnovo del protocollo d’intesa, il progetto si amplierà per garantire un coinvolgimento più ampio delle strutture del territorio, per una proposta di attività completa. Dopo lo stop imposto dal lockdown, ripartiamo più motivati di prima”.
“I nostri bambini hanno ricevuto attraverso l’attività fisica un’opportunità formativa che ha completato ed integrato il loro percorso scolastico e socio-educativo - commenta il direttore dell’Istituto degli Innocenti, Giovanni Palumbo.Le madri hanno invece a disposizione uno strumento in più per socializzare e di integrarsi meglio. Il progetto con il CSI è una bellissima esperienza, che arricchisce tutti e rappresenta anche una sfida. La composizione dell’utenza dei nostri servizi infatti è molto variabile e diversificata, con tempi di permanenza non sempre definiti e con situazioni molto differenti tra loro. Con il rinnovo del protocollo, vogliamo fare un passo avanti e costruire percorsi di sport e attività motoria che siano più in linea con le singole esigenze”.
“Dopo la positiva esperienza di questi due anni di collaborazione tra CSI ed Istituto degli Innocenti, il legame tra sport, educazione e crescita dei bambini si rafforza con il rinnovo del protocollo d’intesa – sottolinea il presidente regionale CSI Carlo Faraci - e si amplia con l’idea di mettere in programma qualcosa che coinvolga ancora più direttamente le mamme ospiti di Casa Rondini e Casa Madri, offrendo proposte più variegate ed in linea con le loro esperienze di vita e con il proprio bagaglio culturale. Delle offerte motorie più su misura che tengano conto del singolo modo di vivere lo sport, attraverso il supporto di istruttori ed educatori CSI qualificati, nella consapevolezza che l’attività motoria sia soprattutto uno strumento di educazione e socializzazione”.
“Abbiamo pensato di coinvolgere nel progetto alcuni centri polisportivi fiorentini ed in particolare attiveremo una convenzione con la palestra Olympus per offrire alle mamme e ai bambini un’ampia scelta di attività, dall’acquaticità per adulti e bambini, al calcio, allo yoga e pilates, senza comunque precluderci l’apertura ad altre associazioni e strutture del territorio, che stiamo valutando” – dichiara Roberto Posarelli, presidente provinciale del CSI.
“Lo sport è uno straordinario strumento di socialità e di crescita - ha detto il deputato ed ex ministro per lo sport Luca Lotti. Anche per questo ritengo che sia un segnale davvero importante il rinnovo del protocollo d’intesa tra Istituto degli Innocenti e CSI Toscana. Ricordo bene quando due anni, ero allora ministro per lo Sport, si arrivò alla sottoscrizione dell’accordo, che oggi viene giustamente incrementato e rilanciato con maggiore forza. L’Istituto degli Innocenti è un luogo unico per la sua storia e per il suo presente in favore dei bambini, per la loro tutela e per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ecco, il ‘diritto allo sport’ deve essere messo sempre di più al centro delle politiche rivolte ai nostri ragazzi e alle loro famiglie. È la forza dello sport che non solo fa bene alla salute fisica, ma insegna l’amicizia, l’autostima, il rispetto delle regole, la capacità di stare insieme e di gestire insieme le sconfitte: in una parola, fare squadra. Lo stesso gioco di squadra che ha portato alla firma di questo protocollo e, oggi, al suo rinnovo”.
"Il rinnovo di questa collaborazione è importante - commenta Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana e consigliere nazionale CONI - perché riconosce e valorizza lo stretto legame tra sport e lo sviluppo della persona, ancora di più nei bambini e nelle persone in situazione di difficoltà. L’implementazione di attività motorie e ricreative all’interno di percorsi di socializzazione e integrazione rappresentano uno strumento potente, dai risultati spesso sorprendenti, che le istituzioni incoraggiano e che ben si inserisce nel contesto storico dell’istituto degli Innocenti, punto di riferimento in Toscana per l’accoglienza e le politiche dedicate ai bambini e alle famiglie".
“E’ un progetto che merita la nostra massima attenzione e tutto il nostro supporto, visti gli effetti benefici che tale iniziativa ha sia per le mamme che per i bambini che si trovano a vivere particolari situazioni di difficoltà - commenta l’assessore regionale al diritto alla Salute, al Welfare, all’Integrazione Socio-Sanitaria e allo Sport, Stefania Saccardi. Una comunità sensibile ai diritti civili e umani non può che muoversi in questa direzione. Da anni la Regione Toscana investe in progetti di accoglienza e solidarietà, per favorire la socializzazione e il benessere psico-fisico di giovani e adulti, aiutando loro a superare i periodi difficili della loro vita. L’attività fisica e lo sport in generale servono anche a questo, a far sentire meno sole le persone, attraverso la relazione con l’altro all’interno di una rete di contatti, in cui si apprende a interagire con fiducia, facendo squadra. La forza di questo progetto sta nella sinergia che è venuta a crearsi tra i vari attori coinvolti, a tutela delle donne e dei loro figli, che la vita ha messo a dura prova e che vanno aiutati in tutti i modi possibili”.
"Lo sport è sinonimo di inclusione e di aggregazione perché abitua a divertirsi tutti insieme - ha sottolineato l'assessore allo Sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione - e l'insieme dei suoi valori è sicuramente una base importante sul quale costruire il futuro dei più giovani. La voglia di migliorarsi, il rispetto delle regole, il fair play, lo spirito di gruppo, l’attenzione verso il compagno, il rispetto degli avversari sono valori propri di ogni sportivo e di fatto rappresentano un modello da osservare anche nella vita di tutti i giorni".
"Lo sport migliora i risultati a scuola, fa bene alla mente e al corpo, ha una funzione preventiva da un punto di vista sanitario – conclude il direttore generale nazionale del CSI Michele Marchetti. Nel rinnovo del protocollo, mi piace vedere la scelta del CSI di continuare a promuovere la gioia e la felicità per i più piccoli, insieme alle loro mamme. Gioco e sport sono un sistema possibile di relazioni, un'opportunità d’incontro che abbatte le barriere anagrafiche e di ruolo e consente l'incontro. E quanto ci sia mancata questa occasione, l'abbiamo capito sulla nostra pelle. Oggi, il CSI rinnova il suo impegno a tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, scegliendo non le parole, ma i gesti e la concretezza dell'esperienza sportiva”.
Ultimo aggiornamento: 22/10/2020 - 18:15