Le novità del servizio accoglienza degli Innocenti, destinate alle madri dell'Istituto ma non solo, sono state presentate questa mattina in un convegno. Parole d'ordine: più flessibilità e apertura al territorio.

Firenze, 06/03/2013 - Si chiama Progetto Rondini e prende spunto da una delle strutture di accoglienza dell'ente, Casa Rondini appunto, rivolta alle donne nella fase finale del proprio percorso e già avviate verso il reinserimento alla vita, fuori dalla sfera protetta della casa di accoglienza..

Il progetto è stato presentato questa mattina nell'ambito del convegno "Forme flessibili di accoglienza familiare", organizzato da Istituto degli Innocenti e Comune di Firenze - servizio accoglienza e famiglia. La giornata voleva approfondire le nuove prospettive di flessibilità e apertura dei servizi di accoglienza, in particolare quelli rivolti a madri e bambini, alla luce dei mutamenti del contesto sociale e della tipologia di utenti dei servizi.

Alla base di Progetto Rondini c'è la volontà di potenziare il sostegno educativo alla genitorialità e l'avviamento all’autonomia attraverso nuove forme di supporto familiare in sinergia con i servizi, associazioni, laboratori artigianali, presenti sul territorio. Un ruolo fondamentale sarà affidato, in maniera ancora più strutturata, all'associazione dei Volontari degli Innocenti con la creazione di un nucleo stabile e formato operatori che affianchi il lavoro dell'equipe di servizio.

Le novità riguardano anzitutto i destinatari. Il servizio si rivolge non solo alle madri presenti all'istituto ma anche a altre donne e nuclei familiari in situazioni di difficoltà segnalate o in carico presso i servizi e, inoltre, anche a tutte le famiglie che si trovano a fare i conti con la crisi seppur non in situazioni di emergenza.

Uno degli obiettivi del progetto è promuovere le competenze genitoriali e contrastare la tendenza al maltrattamento grazie a forme di accompagnamento familiare. Tra queste il volontariato specializzato per l’accompagnamento dei minori a scuola e nel tempo libero, una rete di "famiglie di sostegno" ad altre famiglie per la soluzione di piccoli problemi (la ricerca del lavoro, permesso di soggiorno, analisi mediche, ricoveri spedalieri prolungati), le forme flessibili di affido part-time, in sinergia con il Centro affidi del Comune e le associazioni di immigrati presenti sul territorio.

Altro obiettivo riguarda la formazione e la crescita delle competenze delle mamme. Per questo saranno realizzati corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana, corsi per acquisire la patente, piccoli laboratori artigianali per potenziare l’autonomia della madri ospiti nelle strutture residenziali. In tal senso si stanno attivano accordi di collaborazione per una laboratorio di profumeria “Antica officina del dott. Vranjes” e una laboratorio di cucito e di telaio organizzato dall’Associazione Progetto Accoglienza del “Villaggio La Brocchi”.

In collaborazione con La Bottega dei Ragazzi saranno attivati laboratori diurni per bambini e famiglie.

Da alcuni mesi poi sono già attive due importanti collaborazioni. La Camera Civile di Firenze offre, tramite i suoi associati, servizio gratuito di consulenza legale alle mamme dell'Istituto, che potranno contare su pareri professionali di "primo orientamento" in ambito di diritto civile. Grazie all'accordo con l'associazione Nosotras, attiva da anni a Firenze e provincia a fianco delle donne migranti e delle loro famiglie, gli operatori delle case potranno contare su supporto e formazione specifica sugli stili di accudimento e sul concetto di "maternage" nelle varie culture di origine delle madri straniere, per le quali si apre anche la possibilità di usufruire dei servizi di Nosotras una volta uscite dalla struttura.

C' è posto anche per una nuova progettazione con la realizzazione di un servizio di "spazio neutro" destinato ad accogliere gli incontri protetti e le osservazioni dei nuclei genitoriali. (fr.cop)

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:33