Anche quest’anno con la primavera torna "100 strade per giocare", la storica iniziativa di sensibilizzazione che chiude strade e piazze al traffico per liberarle dall’invasione delle automobili e per fare in modo che gli spazi pubblici tornino ad essere luoghi belli e piacevoli da frequentare, spazi di socializzazione e di aggregazione.

Questa edizione giocare sarà lo strumento per richiamare l’attenzione di amministratori e cittadini sulla sicurezza in strada dei bambini. La campagna si declinerà in due giornate: la classica giornata di domenica 22 Aprile di chiusura al traffico di un pezzetto di città per dedicare lo spazio al gioco e all’incontro, e l’iniziativa di sabato 21 aprile nello spazio antistante la scuola. Nelle scuole che aderiscono all'iniziativa i bambini saranno i protagonisti, impegnati con i volontari di Legambiente in attività di animazione e giochi per sensibilizzare gli adulti sulla necessità di rispettare le regole del codice della strada sempre, e se possibile ancora di più, ogni volta che si trovano in prossimità di edifici scolastici.

“Quello che chiediamo sono più aree verdi, più isole pedonali e piste ciclabili, un serio investimento nei mezzi pubblici e in tutti i progetti in grado di disincentivare concretamente il traffico privato e per farlo da 15 anni portiamo avanti in primavera questa occupazione pacifica delle città chiamata 100 strade per giocare” ha spiegato Legambiente.

Se per chiunque, ma soprattutto per i più piccoli, la sicurezza è poter attraversare una strada senza rischiare di essere investiti e trovare spazi adeguati al gioco anche in città, esiste un’altra importante questione in ballo in questo particolare fine settimana: respirare senza pericoli per la salute derivanti da traffico e inquinamento. Come ci ha recentemente ricordato sempre Legambiente già “Nei primi due mesi del 2012 sono 27 i capoluoghi che hanno già esaurito i 35 superamenti annuali del limite medio giornaliero di emissioni (50 µg/m3) per la protezione della salute umana previsti della normativa vigente e la qualità dell’aria in Italia non accenna a migliorare. Ossidi di azoto, ozono troposferico, ma soprattutto PM10 continuano a soffocare le nostre città rendendo l’aria irrespirabile”. (fr.cop)

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:32