É stata una giornata intensa con capoeira e musica brasiliana quella dello scorso venerdì 30 marzo.
Protagonisti, all'Istituto degli Innocenti, le ragazze e i ragazzi brasiliani del Progetto Axé di Salvador de Bahia accompagnati dalla cantante Fiorella Mannoia, che fa da testimonial, e le ragazze e i ragazzi con sindrome di Down sostenuti dall'associazione Trisomia 21.
L'arte che educa e dà futuro”, questo il titolo dell'iniziativa musicale e della tavola rotonda, è stata l'occasione per parlare del recupero dei ragazzi in situazioni di disagio come i “meninos da rua”, i bambini di strada. Un momento che ha voluto sottolineare l'importanza dell'educazione alla bellezza e all'incoraggiamento della capacità espressiva come strumento fondamentale per la crescita personale e il superamento delle difficoltà.

Ma Axé è in crisi e rischia di chiudere. Divulghiamo, e condividiamo, l'appello di Fiorella Mannoia lanciato all'Istituto degli Innocenti sul Progetto Axé che da anni, in Brasile, si occupa del recupero dei ragazzi di strada attraverso l'arteducazione. (fr.cop)

Ci sono nostri connazionali che dedicano la propria intera vita al servizio dei più umili e i più sfortunati. Uomini di cui nessuno parla, che nessuno conosce, uomini silenziosi che non chiedono visibilità, che la vita, il destino, ha messo sulla strada di chi non aveva più motivo di sperare per il proprio futuro.
Uno di questi è Cesare De Florio La Rocca, fiorentino, da 45 anni in Brasile al servizio degli umili, dei bambini che nessuno vuole. Da 20 anni è a Salvador de Bahia dove ha fondato il Progetto Axé. Un'associazione che recupera i "
meninos de rua" attraverso l'arte e la bellezza. Il suo metodo si chiama "pedagogia del desiderio" o "arteducazione". Avvicina i ragazzi e i bambini e, attraverso la danza, la musica, la capoeira, il disegno, li reinserisce in una società che gli aveva negato il diritto di essere felici.

Oltre diciottomila bambini e ragazzi, grazie al Progetto Axé, oggi sono degli individui inseriti nel tessuto sociale con la dignità di cittadini. Alcuni di questi ragazzi, oggi artisti professionisti, saranno sul palco con me a dimostrazione che l'arte arriva nel cuore e lo trasforma.

Il Progetto Axé sta attraversando il periodo più difficile dalla sua nascita, il governo ha tagliato i fondi che gli aveva promesso e i ragazzi rischiano di veder chiudere l'unica fonte di speranza. I ragazzi sono stati ospiti dell'Istituto degli Innocenti che da seicento anni si occupa di aiutare bambini. A Firenze ho potuto conoscere persone straordinarie e ho riconosciuto, negli occhi della presidente Alessandra Maggi, la stessa determinazione che ho visto negli occhi di Cesare a mettersi a disposizione dei più deboli.

Io sono testimonial italiana del Progetto Axé. Non ho nessuno merito, metto solo a disposizione la mia popolarità e approfitto di questo per chiedere, a nome di Cesare, di tutti i suoi educatori e dei ragazzi di Salvador de Bahia, uno sforzo per aiutare l'Axé a continuare la sua preziosa attività.
Grazie con il cuore.


Fiorella Mannoia

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:32