Genitori e figli adolescenti in rete
Tante le iniziative per avvicinare gli immigrati digitali a internet
13 Aprile 2011
Sono sempre più diffusi i siti creati e gestiti da genitori, mamme e padri blogger che parlano di educazione e di problematiche familiari, alcuni siti hanno talmente tanto seguito da venir corteggiati dai brand per l'infanzia. Non solo, il 12 aprile si è svolta una giornata in rete in cui molti genitori blogger hanno scritto e condiviso interventi sulla scuola.
Ma questi genitori tecnologici pur facendo notizia restano una minoranza, nel maggioranza dei casi sono i figli, i cosiddetti nativi digitali, ad essere immersi nella tecnologia. I genitori ne sono esclusi perché non conoscono il web e le nuove tecnologie e credono che siano qualcosa di troppo complicato o perché non le considerano abbastanza interessanti per spenderci del tempo. Di fronte a ragazzi tanto esperti e che dedicano invece gran parte delle loro giornate alla navigazione e alle attività on line dall'istant messaging fino ai giochi on line, spesso i genitori non sanno che atteggiamento tenere e oscillano tra inutili censure ed un'eccessiva mancanza di attenzione.
Il fenomeno è ormai molto sentito e le iniziative sul tema si moltiplicano sia in rete che con convegni e incontri.
Pochi giorni fa si è tenuto presso la biblioteca di Barberino di Mugello l’incontro “Nuove adolescenze tra realtà virtuale e virtualità reale” dove i genitori hanno scambiato le proprie esperienze di figli adolescenti e web con la psicologa Sara Mantelli, coordinatrice del progetto Officine di strada. I timori dei genitori presenti all'incontro andavano dall'eccessiva confidenza da parte dei figli nei confronti del computer considerato esclusivamente uno strumento in mano ai ragazzi, fino all'eccessiva segretezza dei figli riguardo le loro attività on line. Eppure questi genitori così poco tecnologici si pongono problemi molto attuali come quello della reputazione on line dei ragazzi, del fare attenzione alle foto che si pubblicano in rete e dell'acriticità verso le fonti e i contenuti che vengono scaricati dal web per ricerche legate allo studio. Anche le soluzioni mettono in luce dei genitori affatto sprovveduti che per esempio danno un tempo limite per la navigazione, che si incuriosiscono e chiedono ai figli di giocare insieme ai giochi di ruolo ma che non riescono a comprendere in nessun modo come ragazzi di 14-15 anni preferiscano parlare con gli amici in chat invece di incontrarsi all'aria aperta in una bella giornata di primavera.
Proprio perchè i ragazzi non si trovano più nei luoghi di aggregazione abituali Officine di strada ha organizzato per loro un torneo di Wii Sport in un circolo della città: “Abbiamo somministrato un questionario ai ragazzi sui loro interessi: i libri, il teatro e il cinema sono stati soppiantati dalle consolle e dai Social Network” spiega Sara Mantellassi “Non riusciamo più a trovarli nei luoghi abituali e adesso li cerchiamo su Facebook e il torneo di Wii è per noi un modo di utilizzare la consolle per portarli fuori di casa.”.
Un aiuto per chi non ha la possibiltà di partecipare ad incontri come questo viene dalla rete, per esempio, con il portale Infamiglia di Vodafone che fornisce suggerimenti pratici sui comportamenti da tenere con i figli e spiegazioni in pillole per cominciare ad addentrarsi nel complicato mondo delle nuove tecnologie. Un forum per genitori con figli tecnologici e lo spazio di dialogo con l'esperto completano il portale. Internet ogni giorno porta con sé delle novità e solo lo scambio di esperienze tra esperti e principianti, tra nativi e immigrati digitali può portare ad un utilizzo del web e delle nuove tecnologie che sia creativo e che trasformi i ragazzi da utenti passivi a protagonisti e creatori di contenuti di qualità.
(francesca conti)
Ultimo aggiornamento: 19/06/2012 - 10:28