In Italia crescono i giovani internauti

L'ultimo rapporto sulla dieta mediatica degli italiani realizzato del CensisI media personali nell'era digitale” ci mostra un paese diviso a metà dal punto di vista dei consumi mediatici. Infatti se la televisione rimane il mezzo di comunicazione più diffuso con una utenza quasi invariata, è internet quello che guadagna, nel 2011, un maggior numero di utenti: è usato dal 53% degli italiani con una crescita di sei punti percentuali rispetto al 2010, mentre nella fascia dai 14 ai 29 anni la rete è utilizzata addirittura dall'84,6%.

Internet è utilizzato prima di tutto per trovare indicazioni stradali e per ascoltare musica, ma sta prendendo campo anche in Italia l'home baking e, grazie alla modernizzazione degli enti locali, molti italiani utilizzano la rete per sbrigare pratiche con gli uffici pubblici e per prenotare visite mediche. E' interessante notare come i più giovani, in un momento di crisi economica e di diffusa disoccupazione giovanile, considerano internet il migliore spazio dove cercare lavoro.

Anche il Censis sottilinea il boom dei social network, popolarissimi tra i giovani al punto che Facebook è frequentato dall'89% dei ragazzi dai 14 ai 29 anni, seguono YouTube, Messenger, Skype e Twitter. I siti di social networking sono utilizzati anche come fonte d'informazione insieme ai motori di ricerca soprattutto dai più giovani che, affidandosi all'informazione in rete, hanno abbandonato nel 53% dei casi la lettura dei testi a stampa.

E' proprio il settore della carta stampata ad essere più in crisi, mentre la radio mantiene inalterata la propria popolarità, conquistando anche i più giovani grazie all'aiuto della rete e della programmazione in streaming. Va sempre assottigliandosi quindi il digital divide mentre aumenta il press divide, visto che i digitali sono aumentati a discapito dei lettori mentre gli audiovisivi sono rimasti stabili. Infatti come fonte d'informazione al primo posto per l'80% degli italiani (si scende al 69% per la fascia più giovane) c'è sempre il telegiornale.

Giovani e meno giovani hanno scarsa fiducia nell'affidabilità dell'informazione televisiva, la tv è il fanalino di coda preceduta dalla carta stampata, dalla radio e da Internet che è considerata la fonte più attendibile. Eppure gli utenti di internet sembrano anche consapevoli del fatto che in rete circoli molta spazzatura e questo vale per l'83% degli utenti, ma una percentuale equivalente riconosce alla rete il merito di dare voce a chiunque. Tale merito è riconosciuto dal 94% dei ragazzi che considerano la rete un mezzo importante al servizio della democrazia e sono convinti, nella quasi totalità dei casi, che tutti i contenuti debbano circolare liberamente e gratuitamente in rete.

Quel che salta agli occhi è che solo il 31% degli italiani legge i quotidiani e frequenta al tempo stesso la rete, mentre il quasi 29% ha nella propria dieta mediatica soltanto la televisione e la radio. Sicuramente la dieta mediatica degli italiani sta cambiando, grazie soprattutto ai giovani internauti, ma da una parte rischia di diventare poco varia con l'esclusione della carta stampata e dei libri, letti solo dal 56% della popolazione, dall'altra siamo ancora lontani da paesi europei come la Norvegia con il suo 94% di internauti, dall'Islanda con il 97% o dall'82% del Regno Unito. (francesca conti)

Scarica la sintesi del 9° rapporto Censis sulla comunicazione “I media personali nell'era digitale”

Ultimo aggiornamento: 31/05/2012 - 13:03