Internet e minori

“Teniamo presente che i filtri per la navigazione su internet non sono mai affidabili al 100 per cento e funzionano se accompagnati dal dialogo e dalla formazione di genitori e figli sull'uso sicuro della Rete”.

Inizia così il decalogo messo a punto dalla Società italiana di pediatria - associazione dei medici pediatri - insieme alla Polizia postale e Google. In occasione del Safer internet day 2012 (Giornata di internet sicuro), ha pubblicato una serie di consigli per famiglie e bambini.

Due i documenti che compongono il decalogo: “Consigli per tutelare la sicurezza on-line delle famiglie” - dedicato soprattutto ai genitori - e “Facebook e Twitter, come navigare in sicurezza” per i ragazzi.

In poche frasi aiutano i genitori capire meglio cosa è la Rete e i ragazzi a non cadere nelle trappole del world wide web. Ma per avere la massima sicurezza in quel mare magnum digitale rimane fondamentale la collaborazione tra famiglie e giovanissimi. Viene ricordato che internet è uno strumento utile ma che ci sono pericoli come nel mondo reale ed è bene che ci siano delle regole chiare sulla frequenza e la durata della navigazione on line dei figli.

Tra gli argomenti del decalogo viene data massima importanza alle amicizie dei social network, alla privacy e alle password, temi spesso presi in scarsa considerazione da bambini e ragazzi. Un esempio riguarda le richieste di amicizia di siti come Facebook. Il decalogo ricorda che è bene accettarle solo da coloro che si conoscono personalmente e sospettare delle richieste che vengono da sconosciuti. E nel caso l'amicizia sia accettata accidentalmente si può sempre eliminare se non gradita.

In poche frasi viene spiegato ai ragazzi come configurare la privacy, viene ricordato di cambiare spesso la password e uscire dall'account quando si lascia il computer. Altro consiglio utile riguarda la pubblicazione delle fotografie: evitare postare le immagini private specialmente se possono essere ricondotte a un luogo specifico.

Il decalogo acquista maggiore importanza davanti al fatto che - secondo l’indagine europea EU Kids on line - solamente il 10% dei genitori dice di non avere necessità di avere maggiori informazioni sulla sicurezza on-line dei propri figli. Per questa ragione la Sip ha deciso di distribuire il decalogo a tutti gli associati affinché se ne facciano promotori presso le famiglie. (sp)

Ultimo aggiornamento: 04/05/2012 - 14:49