Il volto femminile della società africana sarà svelato da una sezione speciale della 32esima edizione del festival internazionale “Cinema e Donne”, in programma dal 5 all’11 novembre al cinema Odeon di Firenze. Protagonista della rassegna sarà Ingrid Sinclair (presente al festival) con il suo ultimo documentario ‘Afrika is a woman’s name’, ritratto di tre donne africane, ognuna delle quali, in grande o in piccolo, assume un ruolo decisivo nello sviluppo socio-culturale del proprio Paese. La pellicola comincia in Kenya, dove protagonista è la procuratrice NjokiNgung’u, eletta personalità dell’anno 2006 dalle Nazioni Unite per il suo Rapporto su violenze e abusi sessuali. Il viaggio continua in Sud Africa con Phuti Ragophala, direttrice di una scuola elementare un piccolo villaggio della provincia di Limpopo, una delle regioni più svantaggiate del paese, che cerca di migliorare le condizioni di vita della comunità con un progetto educativo. Il documentario termina in Zimbabwe, dove Amai Rosie, semplice donna di villaggio, con coraggio e convinzione, diventa donna d’affari. La regista Ingrid Sinclair, vincitrice di numerosi premi con il documentario Flame, nel 1988 ha fondato in Zimbawe la casa di produzione Zimmedia, una delle più importanti di tutta l’Africa per la realizzazione e la produzione di film indipendenti.

Parla di Africa anche ‘Nairobi love story’ di Maria Weber, un documentario dove l’amore tra due giovani, appartenenti a due differenti tribù, deve combattere il peso della tradizione ancestrale africana. Sullo sfondo, il conflitto generazionale tra modernità e tradizione, visto attraverso l’Africa nera, quella primitiva e saldamente ancorata al peso dei dogmi religiosi. Nella sezione sull’Africa anche ‘Creative women of Lake Bunyonyi’ di Laura Cini, ambientato in Uganda, dove i lavori maschili e femminili tradizionali non sono più funzionali e, per forza, occorre cambiare per aprirsi al “progresso” e alla modernità. Ad anticipare il festival, il 4 novembre, ci sarà l’anteprima nazionale ‘Bhutto’ di Duane Baughman e John O’Hara. Il film, presentato al festival dei cinema di Roma 2010, racconta la storia di Benazir Bhutto, la leader pakistana uccisa in un attentato nel dicembre 2007, la prima donna della storia a essere eletta Primo Ministro in un Paese musulmano. Il documentario svela i retroscena del paese strategicamente più importante del mondo, unica potenza nucleare musulmana, epicentro della guerra internazionale al terrorismo. La proiezione è organizzata in collaborazione con Mikado Film.
Per il programma completo www.laboratorioimmaginedonna.it (fr.cop)

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:32