La media education in Toscana
Esperienze e prospettive dal convegno di Massa
21 Settembre 2011
Consapevolezza è ormai un concetto centrale quando si parla di bambini in rete, anche i relatori del convegno “Trool a scuola” svoltosi a Massa la scorsa settimana ne hanno parlato nella quasi totalità degli interventi.
Lina Coppa, assessore all'innovazione tecnologica del Comune di Massa, ha fatto riferimento proprio alla consapevolezza come capacità di mettere in relazione soggetti diversi e luoghi territorialmente lontani “Grazie a Trool i bambini si scambiano informazioni sul proprio mondo e sul proprio vissuto, ed è proprio questa la caratteristica vincente del progetto ”
Anche Sonia Casaburo, insegnante di scuola media, ha parlato di consapevolezza come parola chiave “I ragazzi prima dell'incontro con Trool sapevano già fare tante cose al pc ma non in maniera consapevole.” ha detto la professoressa “Tra le altre cose hanno conosciuto il Creative Commons, hanno così potuto utilizzare prodotti multimediali legalmente rispettando i diritti degli altri e i propri doveri. Ma hanno imparato anche a fare attenzione ai propri diritti salvaguardando la loro reputazione on line.”.
“Trool risponde al bisogno di creare consapevolezza e di aumentare la competenza digitale.” sono state le parole di Marina Andalò, insegnante di scuola primaria ed esperta di nuove tecnologie per l'educazione “I ragazzi sono competenti ma è una competenza implicita che non è arricchita dalla conoscenza delle regole.” Non solo consapevolezza però per la Andalò che ha individuato nel miglioramento del successo scolastico per i ragazzi un ulteriore bisogno “Vanno ottimizzati tempi e le risorse, il computer e internet servono per tutte le discipline curriculari. Attraverso Trool si persegue l'obiettivo di una nuova metodologia molto più vicina ai nuovi stili di apprendimento dei ragazzi e più si approcciano alla tecnologia più hanno possibilità di successo nel futuro e nel lavoro”.
Le nuove metodologie di apprendimento sono state l'oggetto anche dell'intervento di Alessandra Catani, insegnante di scuola primaria che ha raccontato il percorso realizzato con le prime elementari che ha sposato le tecniche educative di Gianni Rodari con la media education e dell'esperienza di Esplora e racconta, presentata dalle educatrici di Trool, grazie alla quale i ragazzi sono diventati promotori del proprio territorio.
Molti anche i riferimenti al ponte tra generazioni gettato dal progetto Trool, sia nelle parole di Anna Calvani membro del consiglio di amministrazione dell'Istituto degli Innocenti affinchè “la scuola diventi un luogo non solo di conoscenza ma anche di apprendimento dei diritti e della cittadinanza” che in quelle di Barbara Rosini, dirigente scolastica di Grosseto, che ha elogiato il circolo virtuoso creatosi intorno al social network dei bambini tra scuola, famiglie, amministrazioni e Istituto degli Innocenti.
E proprio sul coinvolgimento dei docenti e delle famiglie ha chiuso i lavori l'assessore Coppa perchè le famiglie sono molto difficili da coinvolgere in iniziative come quella di Trool, mentre devono essere proprio i genitori , spesso poco preparati, ad aiutare i nativi digitali per questo dovrebbero essere intensificati gli interventi dentro e fuori le scuole. (francesca conti)
Ultimo aggiornamento: 30/05/2012 - 15:10