La rilevazione dei bisogni degli operatori di strutture residenziali, corsi di formazione degli operatori del settore, un catalogo transnazionale delle best practises per lavorare con ragazzi e ragazze che vivono in strutture residenziali per chi ha subito violenza. Sono alcuni degli obiettivi principali del progetto europeo “Alternative Future”, percorso innovativo finalizzato a migliorare la vita e le opportunità dei giovani che hanno subito violenze, realizzato in partenariato dalle organizzazioni di Austria, Bulgaria, Germania, Italia, Scozia e Spagna.

Il programma, di cui l’Istituto degli Innocenti è partner, coinvolge gli operatori delle strutture residenziali che accolgono minori e donne in situazione di disagio, mirando a fornire nuovi strumenti per relazionarsi con loro. Circa 30 i partecipanti agli incontri, avviati lo scorso dicembre, che proseguiranno nei mesi di gennaio e febbraio.

Il percorso si è aperto con la rilevazione dei bisogni delle persone direttamente coinvolte dai servizi, attraverso focus group e questionari rivolti sia al personale delle strutture che ai ragazzi e alle ragazze ospitate. Il programma di formazione mira infatti prima di tutto ad accrescere la consapevolezza tra gli operatori in merito a come le vittime di violenze percepiscono, comprendono e riflettono sulla propria situazione. I dati forniti dai giovani e dagli operatori verranno poi elaborati per sviluppare degli strumenti di apprendimento che saranno utilizzati per migliorare la capacità degli operatori stessi di lavorare in modo più efficace con i giovani che hanno esperienza di violenza.

L’obiettivo, infatti, è quello di fornire ad operatori e operatrici conoscenze e strumenti pratici per aiutare a migliorare le proprie prassi di lavoro, al fine di soddisfare le esigenze così individuate, soprattutto in termini di protezione e promozione dei diritti dei bambini e in prospettiva di genere in vista della terza fase del progetto dedicata alla realizzazione di specifiche azioni per supportare l’empowerment di ragazzi e ragazze nelle strutture residenziali.

Il percorso intende contribuire alla comprensione di ruoli, norme e stereotipi fondati sul genere, sul ruolo delle agenzie di socializzazione e sui diversi modelli di femminilità e mascolinità. Successivamente si affronterà il tema dell’intersezione tra genere, etnia, status migratorio e su come il sessismo si interseca con il razzismo e le altre forme di oppressione e discriminazione. Il corso affronterà poi il tema centrale delle diverse manifestazioni della violenza, del trauma e della resilienza e di come creare relazioni sicure e basate sulla fiducia nell’ambito delle strutture residenziali. In questo ambito si darà particolare risalto al tema della violenza di genere, della violenza tra pari e del bullismo omofobico dando risalto agli indicatori precoci della violenza e agli strumenti di prevenzione e contrasto. Infine il corso si soffermerà sull’implementazione dei diritti dell’infanzia nelle strutture residenziali lavorando in particolare sui seguenti temi: rispetto delle esigenze di ragazzi e ragazze (riposo, riservatezza, senso di protezione e senso di appartenenza); promozione del diritto dei bambini di scegliere e partecipare; prevenzione dello stigma dei ragazzi fuori famiglia e ragazzi problematici.

Il prodotto principale del progetto sarà un Catalogo transnazionale delle buone pratiche, risultato delle attività sopra menzionate. E’ stato inoltre creato un sito web alternativefuture.eu dove gli strumenti di apprendimento rimarranno disponibili anche dopo la fine del progetto.

Queste informazioni saranno condivise attraverso una serie di seminari in ogni Paese partecipante con l’obiettivo di raggiungere un numero considerevole di professionisti. Il lavoro con gli operatori attraverso questi momenti di apprendimento vuole anche tradursi nell’individuazione di un numero di azioni dirette a potenziare e sostenere i giovani che hanno avuto esperienza di violenza con particolare attenzione per i giovani collocati in strutture residenziali.

Il progetto mira inoltre ad avere un’influenza sulle politiche di livello nazionale ed europeo. A questo fine sarà organizzato un evento in cui gli operatori e i partner si incontreranno per condividere conoscenze ed esperienze nei sei paesi ai fini di un apprendimento reciproco. Seminari nazionali saranno organizzati in ogni paese ai quali saranno invitati anche i decisori chiave. Un Simposio Europeo conclusivo del progetto si terrà a Edimburgo alla fine del 2017.

Crediti foto

Ultimo aggiornamento: 24/01/2019 - 17:43