La Grande recessione e poi la crisi del debito hanno aperto, non solo in Italia, una grande questione giovanile e una grande questione degli anziani. I primi hanno seri problemi ad entrare nel mondo del lavoro e a iniziare il loro ciclo di vita. I secondi faticano a chiuderlo serenamente perché hanno seri problemi di liquidità verso la fine della loro esistenza». Sono parole scritte da Tito Boeri, responsabile scientifico del festival, che introducono il tema al centro di questa settima edizione: Cicli di vita e rapporti tra generazioni.

La manifestazione, promossa dalla Provincia autonoma, dal Comune e dall'Università degli studi di Trento e progettata da Editori Laterza in collaborazione con il Gruppo 24 ore e il Comune di Rovereto, invita a riflettere sui vari aspetti inerenti alle due questioni e strettamente collegati gli uni con gli altri. Il futuro dell'economia, i sistemi pensionistici, il mondo del lavoro e le disuguaglianze sociali sono solo alcuni dei tanti argomenti che saranno affrontati dai relatori nei vari format previsti dal festival: Pro e contro, Parole chiave, Alla frontiera, Visioni, Focus, Dialoghi, Intersezioni, Incontri con l'autore.

Fanno parte del ricco programma di eventi anche dibattiti e approfondimenti che riguardano da vicino il mondo dei più giovani, i bambini e gli adolescenti. Due incontri che si tengono oggi, ad esempio, sono dedicati alla scuola: Dove nascono i ritardi della scuola italiana? e Maestri. Il primo è un dialogo fra Silvia Dai Pra' (scrittrice e insegnante), Elena Ugolini (sottosegretario di Stato del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca) e Andrea Gavosto (direttore della Fondazione Giovanni Agnelli) sul ritardo dell'Italia nella formazione del proprio capitale umano, dal punto di vista sia della qualità sia dell'equità.

Il secondo, invece, propone una riflessione sul ruolo di insegnanti sempre più anziani e sul digital divide fra nuove e vecchie generazioni, con interventi di Maria Arici (coordinatrice della Rete intercultura Trento per l'istituto comprensivo Aldeno-Mattarello e i sette istituti comprensivi di Trento), Cesare Moreno (maestro elementare e presidente dell'Associazione maestri di strada onlus) e Gianfranco Staccioli (scrittore e docente di metodologie del gioco e dell'animazione all'Università di Firenze).

Durante un incontro del 2 giugno si discuterà di come le nuove tecnologie cambiano gli stili di vita e i rapporti tra le persone e le generazioni, mentre altri appuntamenti indagheranno sui costi sociali e gli scenari futuri dei ritardi nella transizione alla vita adulta dei giovani italiani ed europei, sulla conciliazione tra famiglia e lavoro e sui patti intergenerazionali informali, dai genitori che aiutano i figli nella cura dei nipoti ai figli che assistono i loro genitori.

Fra le varie realtà ospiti della manifestazione c'è anche Educa, evento nazionale sull'educazione che si tiene ogni anno a Rovereto. All'interno del festival - nello spazio dedicato alle buone pratiche educative trentine – Educa organizza vari eventi, fra cui due incontri: Che cittadino sarà? e Cosa farò da grande? Nel primo, in programma oggi, Don Antonio Loffredo, parroco della basilica di S. Maria della sanità di Napoli, porterà la testimonianza del lavoro che da anni porta avanti con i ragazzi del Rione sanità, per educarli al senso di appartenenza alla propria terra.

In occasione del secondo incontro del 3 giugno, invece, Gustavo Pietropolli Charmet, psicoterapeuta e docente di psicologia dinamica all'Università Bicocca di Milano, presenterà il suo ultimo libro, in cui parla dei giovani e del loro progetto di crescita. Al festival interverranno, fra gli altri, premi Nobel per l'economia e alcuni ministri, fra cui Elsa Fornero, ministro del lavoro e delle politiche sociali. (bg)

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:32