Gli abiti delle balie tornano a popolare gli spazi dell’Istituto degli Innocenti: grazie alla collaborazione dell’Istituto con Fondazione Ferragamo e Polimoda due riproduzioni delle vesti ottocentesche saranno ospitate da oggi nel Museo degli Innocenti. Naturalmente nel Coretto delle Balie, il luogo dal quale anticamente le donne assistevano alle funzioni religiose nella chiesa sottostante.

Gli abiti delle balie sono stati al centro di uno specifico progetto che ha coinvolto un gruppo di studenti al terzo anno di Fashion Technology del Polimoda. A partire dalle fotografie d'epoca scattate dalla Ditta Giacomo Brogi nelle Sale del baliatico e dai cartamodelli storici di Janet Arnold, i giovani modellisti hanno condotto una ricerca per individuare caratteristiche e dettagli stilistici dell’epoca e ricostruire un cartamodello quanto più possibile fedele all’originale.

Dopo aver sperimentato diverse tecniche di cucitura a mano e a macchina e aver studiato la fisicità delle donne del periodo per riadattarvi i manichini gentilmente donati per il progetto da Veroni Angiolino Snc., gli studenti hanno realizzato le riproduzioni in tela di due abiti, rispettivamente di una balia asciutta e una balia da latte, trattando il tessuto attraverso lavaggi e colorazioni per ottenere la più probabile tonalità originale e l’effetto di invecchiamento.

Al termine del progetto, i due capi sono stati donati da Polimoda al Museo degli Innocenti. Questo progetto offre l'occasione per celebrare le balie che nei secoli hanno nutrito e accudito centinaia di migliaia di bambini affidati agli Innocenti. Fino all'inizio del XX secolo non ci sono state alternative efficaci all'allattamento al seno, rendendo le balie indispensabili per la sopravvivenza dei neonati.

Ultimo aggiornamento: 24/01/2019 - 17:43