«I bambini non dovrebbero mai entrare in una struttura detentiva ed è un compito irrinunciabile di tutti i soggetti coinvolti individuare forme alternative per fare in modo che questo non accada mai più».

Così ha commentato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dopo lo sblocco del progetto per la realizzazione di una struttura alternativa al carcere per le detenute con bambini piccoli.

La Giunta regionale, con delibera n. 54 del 6 febbraio 2012, ha approvato il finanziamento di 400 mila euro per un progetto che prevede la custodia attenuata per le mamme detenute che sono costrette a tenere i propri bambini dietro le sbarre.

I fondi stanziati serviranno per iniziare i lavori di ristrutturazione dei locali di uno stabile di Firenze di proprietà dell’Opera della divina provvidenza Madonnina del Grappa di Firenze.

Il protocollo d’intesa è stato siglato tra Regione Toscana, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Tribunale di sorveglianza, Madonnina del Grappa e Istituto degli Innocenti. Come soggetto competente dal punto di vista istituzionale è stata individuata la Società della Salute di Firenze.

Nel gennaio 2010 Regione Toscana e Ministero della Giustizia firmarono un protocollo d'intesa per l'istituzione di un Istituto a custodia attenuata per detenute madri (Icam). Si tratta di un luogo a misura di bambino, dove vengono ospitate le madri detenute con figli 0-3 anni che hanno la possibilità di vivere liberi nonostante le sanzioni penali delle mamme.

L'Icam è uno spazio con personale senza divisa, che prevede la possibilità di far preparare i pasti alle mamme ma prevede anche la convivenza con altre madri e orari che seguono i ritmi dei bambini e non quelli del carcere. L'istituto di Firenze dovrebbe ospitare fino a un massimo di dodici mamme e bambini.

La delibera della Regione Toscana viene commentata molto positivamente anche da Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone che si occupa dei diritti e le garanzie nel sistema penale: «La detenzione dei bimbi con le loro madri non è un problema insormontabile. Si può affrontare con efficacia e senso pratico. La vita dei bambini, in una fase così delicata della loro crescita non può essere condizionata in modo così truce. Per questo è giusto portarli in ambienti senza sbarre».

Nel protocollo d'intesa l'Istituto degli Innocenti si occuperà della formazione. É già stata presentata una proposta che riguarda percorsi formativi del personale operante negli istituti di pena che verrà discussa nei prossimi tavoli tecnici.

In Toscana, secondo dati del Ministero della Giustizia aggiornati al 30 giugno 2011, risultano otto madri detenute, ognuna con un bambino, e una detenuta in attesa. A livello nazionale le mamme carcerate con bambini sono 53, i bambini 54 e 18 le donne in gravidanza. (sp)

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Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:32