Locandina_convegno

Anche l’Istituto degli Innocenti ha partecipato, con numerosi interventi dei suoi esperti, al convegno “Conoscere e ri-conoscere l'infanzia - Dalla Toscana politiche e pratiche”, realizzato dalla Regione Toscana dal 28 al 30 novembre a Firenze. L’Istituto degli Innocenti è la più antica istituzione italiana dedicata alla protezione dell’infanzia, fondata oltre 600 anni fa. Da allora, l’ente ha saputo coniugare la continuità della sua missione originaria con una capacità di innovazione costante, rispondendo ai bisogni emergenti della comunità. Oggi, questa missione si declina in una vasta gamma di servizi educativi e sociali rivolti a bambini, adolescenti e famiglie e si espande anche attraverso studi sulla condizione minorile, la sperimentazione di nuovi servizi, la promozione culturale e la valorizzazione di un patrimonio culturale e storico unico.

Il convegno è stata l’occasione per mettere in connessione il mondo accademico, gli operatori e gli amministratori e favorire uno scambio tra politiche pubbliche, ricerche socioeducative e pratiche innovative provenienti dai territori della Toscana e non solo. L’obiettivo della tre giorni era sviluppare nuove strategie per promuovere il benessere dei bambini e delle loro famiglie.

L’Istituto degli Innocenti ha partecipato attivamente ai lavori di queste giornate: la presidente Maria Grazia Giuffrida, ha portato i saluti istituzionali dell’ente, mentre gli esperti dell’Istituto hanno contribuito illustrando dati concreti ed esperienze già messe in campo su vari fronti.

Nel panel dal titolo “Prospettive demografiche e politiche per l’infanzia” è intervenuta Barbara Giachi, funzionario ricercatore dell’area Documentazione, Ricerca e Formazione dell’Istituto degli Innocenti parlando delle “condizioni necessarie per sostenere le scelte procreative delle giovani coppie”. Giachi ha proposto un’analisi delle principali azioni promosse dalle politiche pubbliche a sostegno della genitorialità, ripercorrendone lo sviluppo negli ultimi 15 anni. Dopo aver esposto un quadro ricognitivo, ha presentato un’analisi della situazione attuale che mostra, come tendenza generale, un rafforzamento delle azioni, ma al contempo anche la mancanza di una programmazione strutturata, integrata e di lungo periodo delle risorse e delle misure che interessano i diversi settori di intervento. Giachi ha infine sostenuto che la spesa pubblica è una condizione necessaria, ma non sufficiente per spingere le coppie verso progetti di genitorialità.

Maurizio Parente, responsabile del servizio Formazione dell’Istituto degli Innocenti è intervenuto nell’ambito del panel dal titolo “Progettare la governance dei servizi: la prospettiva 0-6”. L’intervento su “Il ruolo dei comuni e dei coordinamenti zonali per lo sviluppo del sistema integrato zerosei” ha avuto quale obiettivo prioritario quello di proporre una riflessione sui mutamenti ecosistemici che avvengono quando una famiglia viene accompagnata dai servizi con l’obiettivo di riflettere su come attivare possibili movimenti resilienti.

Nella terza sessione “Accompagnare la nascita: diventare genitori”, ha peso la parola Cristina Gabbiani, direttore dell’area Educazione, Accoglienza e Attività culturali dell’Istituto degli Innocenti. Il suo intervento ha illustrato il servizio Crescere insieme, inserito nel Polo per l'infanzia Innocenti. Si tratta del servizio sperimentale, realizzato in collaborazione con la Regione Toscana nell'ambito delle attività del Centro Regionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza, che svolge attività di accompagnamento alla genitorialità: dall'attesa attraverso incontri con futuri genitori, per proseguire con bambini e genitori fin dai primissimi mesi del bambino. Completano le attività del centro periodiche ‘conversazioni’ con esperti su temi inerenti la genitorialità e all'ambito di sviluppo del bambino nelle sue molteplici sfaccettature. Da quest’anno, il progetto Conversare Insieme propone anche un ciclo di incontri per genitori di adolescenti.

“Coordinare il sistema dei servizi” è il panel a cui ha preso parte Arianna Pucci, responsabile del servizio Servizi educativi e Comunità di accoglienza dell’Istituto degli Innocenti. Nel suo intervento “L’identità del coordinatore fra orientamenti nazionali e buone pratiche sul territorio” Pucci ha spiegato che il coordinamento pedagogico territoriale è un organismo ritenuto strategico per l'attuazione del sistema integrato zerosei, che mette in relazione i referenti delle diverse organizzazioni (Stato, Enti locali, terzo settore) che operano nei servizi per l'infanzia di un contesto locale. La norma tuttavia non chiarisce né la composizione, né i compiti, né il perimetro di competenza, lasciando ai diversi territori di interpretarne in maniera contestualizzata le caratteristiche. Sono nate perciò esperienze diverse che in certi casi l'Istituto degli Innocenti ha accompagnato nel loro percorso di sviluppo, tra queste Pucci ha ricordato: la Regione Liguria per le riflessioni sulla qualità che hanno condotto al sistema qualità dei nidi d'infanzia; la Regione Toscana per la valutazione della qualità attraverso l'indagine censuaria su tutti i nidi d'infanzia del territorio; il Comune di Torino per la formazione sui poli per l'infanzia; la provincia di Forlì-Cesena per la progettazione coerente 0-6 sul sentire della lingua inglese; il Comune di Sassari per il lavoro di mappatura della rete dell'offerta e la stesura della Carta dei servizi.

A parlare di risorse europee e in particolare delle potenzialità del Fondo sociale europeo è intervenuto Francesco Nuti, funzionario ricercatore del Servizio Formazione, Area Documentazione, Ricerca e Formazione degli Innocenti. Nuti ha affermato che in Toscana esiste un esempio virtuoso di come la capacità di rilevare e leggere correttamente i dati possa supportare la programmazione delle politiche. E' questo il caso del Sistema informativo Siria, che garantisce la raccolta di dati sull’universo dei servizi educativi presenti in Toscana, acquisendo informazioni dettagliate su utenti, organizzazione dei servizi, personale, costi di gestione, sistema tariffario, graduatorie comunali. Recentemente, a partire dal patrimonio informativo reso disponibile dal Siria è stato possibile, per esempio, definire gli obiettivi target, monitorare l'efficacia e l'impatto della misura regionale "Nidi gratis", in termini di domande di iscrizione, livello di accreditamento dei servizi e tasso di accoglienza dei bambini di età 3-36 mesi nei servizi educativi toscani. Le potenzialità del Siria si estendono inoltre alla possibilità si integrare dati tra diversi enti e diversi livelli di governance, favorendo il coordinamento tra gli attori del sistema 0-3 (Unità di offerta, Comuni, Zone educative) sia nell'alimentare il flusso informativo, sia nel condividere le informazioni.


Ultimo aggiornamento: 06/12/2024 - 12:33