Musart torna in piazza della Santissima Annunziata con grandi nomi dello spettacolo a cui si aggiungono un foyer ricco di iniziative, in piazza Brunelleschi, e tanti eventi in altri spazi della città: incontri, visite a luoghi d’arte, mostre, docu-film e altri appuntamenti a ingresso gratuito, iniziative che coinvolgono anche l’Istituto degli Innocenti.

Dal 15 al 28 luglio, l’edizione 2020 vedrà protagonisti l’etoile Roberto Bolle e il suo straordinario Gala di danza, il cantautorato dichiaratamente “British” di Paul Weller, il rock d’essai di LP, Goran Bregovic con lo spettacolo “From Sarajevo”, il nuovo progetto di Stefano Bollani dedicato a “Jesus Christ Superstar”. E ancora, Fiorella Mannoia, Edoardo Bennato con orchestra, i classici del rock in versione sinfonica di Rock The Opera, il concerto all’alba della pianista Rita Marcotulli (martedì 28 luglio, ore 4.45) nel Cortile degli uomini dell’Istituto degli Innocenti.

I biglietti sono in vendita nei punti Box Office Toscana e online su www.ticketone.it. Nella formula Gold Package, al biglietto di primo settore si aggiungono ingresso dedicato, visite guidate ai luoghi d’arte della piazza, area hospitality, servizio catering, ulteriori riduzioni per mostre e attività culturali.

“Per l’Istituto degli Innocenti Musart Festival è un’occasione per aprirsi alla città - dice la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida - e per collaborare insieme alle tante istituzioni che hanno tesori da mostrare nell’area della Santissima Annunziata e che cittadini e turisti hanno l’opportunità di apprezzare grazie a questa iniziativa che unisce cultura e spettacolo. Tra questi tesori c’è l’edificio progettato sei secoli fa da Filippo Brunelleschi e in particolare la chiesa della Santa Maria agli Innocenti chiusa per motivi di sicurezza ma le cui porte sono aperte durante il festival per consentire l’affaccio al visitatore. Il festival - aggiunge la Presidente - si conclude come ogni anno nel Cortile degli uomini dell’Istituto del Innocenti con il suggestivo concerto all’alba che condividiamo con gli spettatori che hanno voglia di immergersi nella musica e nella bellezza dell’architettura di Filippo Brunelleschi.

“Il festival - dice il direttore generale Giovanni Palumbo – ci piace perché evoca i concetti di “bellezza” e “accoglienza”, un connubio armonioso su cui si fonda da sei secoli anche l’attività degli Innocenti. Per l’Istituto, la bellezza della nostra sede Brunelleschiana e l’accoglienza garantita in 600 anni ad oltre 500.000 bambini in difficoltà. Per Musart, la bellezza della cultura, della musica e dello spettacolo e l’accoglienza speciale che viene riservata agli spettatori della manifestazione. Musart è capace di coniugare la dimensione della cultura con quella dell’umanità e della socialità. Anche – e soprattutto - per questo siamo felici di essere parte attiva di questo progetto”.

Ultimo aggiornamento: 10/01/2022 - 12:41