All’Istituto degli Innocenti la lectio magistralis di Steve McCurry
Il celebre fotografo sarà a Firenze il 14 settembre - Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
07 Settembre 2023
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In occasione della mostra ‘Steve McCurry Children’, ospitata negli spazi del Museo degli Innocenti fino all’8 ottobre, il grande fotografo americano sarà a Firenze per un evento speciale. Il 14 settembre, alle ore 18, Steve McCurry sarà all’Istituto degli Innocenti per una lectio magistralis, in cui si racconterà al pubblico in una conversazione con Luca Speciale, giornalista e conduttore del Tg di La7.
Tema centrale dell’iniziativa saranno i bambini e quel periodo straordinario della vita che è l’infanzia, ma si parlerà anche di lavoro minorile, di diritti negati come la scolarizzazione e dell’importanza delle relazioni che si costruiscono in questa fase delicata della vita. Sarà anche l’occasione per McCurry, considerato da oltre cinquant’anni una delle voci più autorevoli della fotografia contemporanea, di raccontare al suo pubblico aneddoti e racconti delle sue esperienze di viaggio.
La Lectio si terrà nel Salone Brunelleschi (ingresso da piazza Santissima Annunziata) sarà a ingresso libero fino esaurimento posti. Per l’occasione la mostra sarà eccezionalmente aperta fino alle ore 20.30.
Il 15 settembre, a partire dalle ore 10, McCurry sarà disponibile al bookshop di mostra per autografare i volumi in vendita.
‘Steve McCurry Children’, fino all’8 ottobre al Museo degli Innocenti
Fino all'8 ottobre al Museo degli Innocenti sarà possibile visitare la mostra del celebre fotografo americano che propone oltre 100 fotografie dedicate ai bambini. ‘Steve McCurry Children’ è la prima mostra tematica dedicata all’infanzia del fotografo più amato di sempre, con immagini realizzate in quasi cinquant’anni di attività e che ritraggono bambini da ogni angolo del mondo in scene di vita quotidiana.
Nato nei sobborghi di Philadelphia, McCurry studia cinema e storia alla Pennsylvania State University, prima di iniziare una collaborazione con un giornale locale. Dopo due anni come freelance compie un viaggio in India, il primo di una lunga serie. Con poco più di uno zaino per i vestiti e un altro per i rullini, viaggia nel subcontinente, esplorando il paese con la sua macchina fotografica. Dopo molti mesi di viaggio, attraversa il confine con il Pakistan. Incontra un gruppo di rifugiati dell'Afghanistan, che gli permettono di entrare clandestinamente nel loro paese, proprio quando l'invasione russa chiudeva i confini a tutti i giornalisti occidentali. Ne riemerge con i vestiti tradizionali e una folta barba, dopo molte settimane trascorse con i Mujahideen. Mccurry sarà il primo in grado di mostrare al mondo le immagini del conflitto in Afghanistan. I suoi scatti saranno il volto umano dei titoli dei giornali. Da allora McCurry ha continuato a scattare fotografie mozzafiato in tutti i continenti. I suoi lavori raccontano di conflitti, di culture in via di sparizione, di tradizioni antiche e di tendenze contemporanee. Nella sua fotografia l'elemento umano resta centrale e lo dimostra, in tutta la sua potenza, l'immagine più famosa di McCurry: la ragazza afgana.
Il fotografo è stato insignito di alcuni tra i più importanti premi della fotografia, inclusa la Robert Capa Gold Medal e il premio della National Press Photographers e per quattro volte ha ricevuto il primo premio del concorso World Press Photo. Il ministro della cultura francese lo ha nominato cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere e, più recentemente, la Royal Photographic Society di Londra gli ha conferito la Centenary Medal for Lifetime Achievement. Nel 2019, McCurry è stato inoltre inserito nella International Photography Hall of Fame.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2023 - 15:56