Diventa permanente la mostra sui segnali di riconoscimento dell’Ospedale degli Innocenti
L'esposizione “E l’altra metà serberò io” propone una selezione di piccoli oggetti scelti tra i 40 mila “segnali” custoditi dall’Istituto
31 Ottobre 2023
Area di attività
Diventa permanente nel Museo degli Innocenti di Firenze la mostra “E l’altra metà serberò io”, dedicata ai segnali di riconoscimento dell’antico Ospedale. L'esposizione, mantiene la struttura originaria proponendo una nuova selezione di piccoli oggetti scelti tra i 40 mila “segnali” che hanno accompagnato i bambini al momento del loro ingresso in Istituto. La mostra “E l’altra metà serberò io”, inaugurata il 3 novembre 2022 fino al 30 settembre 2023, è stata ora rinnovata con l’obiettivo di mantenerla come esposizione permanente del Museo.
La mostra cambierà periodicamente con l'intento di continuare a condividere e raccontare un patrimonio unico, fra i più ricchi al mondo nel suo genere, promuovendone la tutela, la valorizzazione e la trasmissione. Nelle teche allestite nella sezione storia del percorso museale si potranno ammirare registri e carte d'epoca, monete e medaglie, croci e rosari, ma anche bottoni, monili, frammenti di tessuti e di fotografie - i cosiddetti “segnali” - quasi sempre spezzati in due, ad attestare identità personali e legami familiari, ma anche a testimoniare dalla prospettiva dell'infanzia l'intreccio tra i grandi avvenimenti storici e culturali, la vita quotidiana e le plurisecolari vicende dell'Ospedale.
La mostra “E l’altra metà serberò io”
La rassegna è dedicata ai segnali di riconoscimento dell’Ospedale degli Innocenti, i piccoli oggetti lasciati alle bambine e ai bambini al momento del loro affidamento all’Istituto, al quale erano consegnati con l’intento di assicurarne la sopravvivenza. In mostra c’è una selezione dei 40 mila “segnali” custoditi nell’Archivio Storico dell’Istituto: monete e medaglie, ma anche accessori votivi, quali rosari, medagliette e croci, o di uso generico come monili, bottoni e nastri e, dall’Unità d’Italia in poi, anche immagini raffiguranti Garibaldi e Vittorio Emanuele II e nastri tricolore. La mostra ha dato, per esempio, voce alla storia di Tommaso Domenico, abbandonato agli Innocenti il 21 dicembre 1449 con un bigliettino che lo dichiarava figiluolo di monna Domenica e la richiesta di battezzarlo con il nome di Tommaso, la più antica polizza finora rintracciata nell’Archivio storico. Uno dei più antichi segnali custoditi dall’Istituto, invece, è quello della piccola Riccarda, una bambina di circa un anno, consegnata agli Innocenti da una serva della Compagnia del Bigallo il 6 febbraio 1771 in base ad un accordo stipulato fra i due enti per cui il brefotrofio degli Innocenti era responsabile dei gettatelli inferiori ai tre anni. Aveva indosso una medaglia dei Re Magi, un breve della Marca ricamato e una polizza che avvolgeva mezza moneta (il segnale). Nel 1861, anno dell’Unità d’Italia, furono ben 1.477 i segnali lasciati a oltre metà degli accolti, probabili figli legittimi che potevano essere ripresi dalle famiglie. Fra gli oggetti si affacciano anche nuove istanze, con medaglie raffiguranti Garibaldi, Vittorio Emanuele II o Napoleone III. Il tricolore tinge nastri e nastrini e varie polizze chiedono di attribuire ai bambini nomi evocativi come Italia, Cammillo, Garibaldo o Vittorio Emanuelle. Fra questi anche il segnale della piccola Tecla, giunta agli Innocenti il 24 luglio 1861 con indosso la metà diagonale di una medaglina d’argento con l’effigie di Garibaldi.
Recupero, restauro e digitalizzazione
Uno degli obiettivi dell’Istituto è garantire la conservazione, la tutela e la valorizzazione degli oltre 40mila segnali, attraverso il riordino archivistico, l’inventariazione e la digitalizzazione degli oggetti e dei documenti ad essi collegati (registri di ingresso dei bambini in Ospedale). Le immagini realizzate e i relativi metadati devono essere immessi in una teca digitale che ne permetta la fruizione dal web, diffondendone così la conoscenza.
La mostra “E l’altra metà serberò io. I segnali di riconoscimento dell’Ospedale degli Innocenti” è stata pensata al fine anche di sensibilizzare i visitatori sul grande progetto conservativo che l’Istituto ha intenzione di intraprendere grazie al sostegno della Fondazione Istituto degli Innocenti Ets la quale sosterrà il progetto realizzando iniziative di fundraising (per donazioni www.fondazioneinnocenti.it).
Ultimo aggiornamento: 03/11/2023 - 15:39