Giorno della Memoria 2012: in Toscana una settimana di iniziative
In occasione della Giornata, per ricordare la Shoah, la Regione Toscana ha promosso una settimana di eventi soprattutto per le scuole.
24 January 2012
Su proposta della Giunta regionale le iniziative sono dedicate a Diop e Samb, i due immigrati senegalesi uccisi a Firenze lo scorso dicembre per mano di un estremista di destra.
“Le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo, evitando la retorica commemorativa della celebrazione che produce semplificazione e banalizzazione del male”. Con questo intento la Regione Toscana, quest'anno, vuole ricordare il Giorno della Memoria.
Dal 23 al 27 gennaio, ha organizzato circa duecento iniziative con celebrazioni, convegni, dibattiti e mostre disseminate in tutto il territorio regionale. Uno degli spunti importanti della settimana della Memoria è il cinquantesimo anniversario del processo contro il criminale nazista Adolf Eichmann, uno dei responsabili dell'olocausto nella Germania di Hitler.
Ugo Caffaz è lo storico organizzatore del Treno della Memoria che ogni due anni porta gli studenti delle scuole a conoscere la terribile realtà dei campi di sterminio: «Il tema del Giorno della Memoria di quest'anno è il male. A Firenze, alle Murate, fino al 18 febbraio, è aperta una mostra sul processo Eichmann che si tenne tra il 1961 e il 1962. Previsto anche un convegno internazionale sui temi che riguardano la costruzione del male con varie scuole di pensiero. Al Mandela Forum, in un meeting regionale si potranno ascoltare le voci dei testimoni dei campi di sterminio: Bruno Shlomo Venezia, unico sopravvissuto italiano al lavoro nei Sonderkommando; le sorelle Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz all’età di 4 e 6 anni; Marcello Martini, giovane staffetta partigiana della Resistenza toscana, deportato a Mauthausen; Antonio Ceseri, internato in Germania come militare e sopravvissuto alla strage di soldati italiani di Treuenbrietzen».
Al Mandela Forum è prevista la presenza di 13 mila studenti che al meeting potranno incontrare Andrea Bartali, figlio del celebre campione di ciclismo Gino. Bartali, staffetta della speranza fra Toscana e Umbria, salvò la vita a centinaia di ebrei nel tempo delle leggi razziali in Italia.
Ci sarà anche l'intervento dello scrittore Abraham Yehoshua e la premiazione di padre Michael Lapsley, pastore anglicano, perseguitato dal governo razzista sudafricano ai tempi del l’apartheid per il suo impegno in difesa dei diritti civili della popolazione di colore. Il religioso, nel 1990, perse entrambe le mani e un occhio a causa di un pacco-bomba.
Le iniziative che si svolgono durante la settimana della Memoria sono importanti azioni organizzate con lo scopo di capire e riflettere su ciò che avvenne durante il periodo nazifascista e per riconoscere quei meccanismi che stanno alla radice del male e quindi prevenirli e combatterli.
Forte la presa di posizione presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi contro il razzismo: «In Europa e non solo cresce l’adesione a movimenti dichiaratamente nazisti e xenofobi – ha dichiarato - In Italia episodi terribili come l’uccisione a Firenze dei due venditori senegalesi, Mor Diop e Modou Samb, o come il tentato pogrom al campo nomadi di Torino, ci obbligano a prendere atto della preoccupante diffusione, nel nostro paese, del virus razzista. Ci costringe a prendere coscienza che negli ultimi anni qualcosa è accaduto come sotto pelle. Un fiume sotterraneo sta riempiendo un poco alla volta, ma sempre più di frequente, gli spazi sociali della convivenza, le maniere di pensare, i linguaggi, i comportamenti, le pratiche istituzionali».
Fu la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 a istituire la Giornata. Nell'art. 1 si legge: "La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati". (sp)
Last update: 05/07/2012 - 11:45