Sostegno a distanza, le regole per gli addetti ai lavori

Il XII Forum nazionale del sostegno a distanza, conclusosi ieri a Livorno (27 e 28 aprile), ha dato la luce alla pubblicazione “Sad e Infanzia. Promozione di capitale sociale per lo sviluppo umano”. L’opera nasce dalla necessità di dotarsi di strumenti di analisi e conoscenza più raffinati, più aderenti alla complessità della situazione sociale in cui versano le infanzie del mondo. Curata da Umberto Marin, responsabile per le politiche culturali di ForumSad (Forum permanente per il sostegno a distanza), contiene i contributi di antropologi, economisti, sociologi con l’obiettivo di guidare, spiega lo stesso Marin, "il processo di crescita dimensionale e qualitativo collegato al Sad, offrendo a tutti gli operatori del settore, ma anche a chi volesse avvicinarsi al Sad per interesse culturale, una “cassetta degli attrezzi” indispensabile per saper leggere le realtà dove si sviluppano le iniziative di cooperazione e solidarietà".

Uno spaccato interessante per capire dove stia andando la cooperazione decentrata è offerto dalla seconda parte della pubblicazione, curata dagli enti Elsad (Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per il sostegno a distanza presieduto dalla Provincia di Milano), impegnati, sin dal 2005, nella promozione del sostegno a distanza sui territori di province e comuni. Al coordinamento aderiscono attualmente 41 enti locali, ma l’obiettivo per il prossimo futuro è quello di allargare il raggio d’azione, come ha spiegato ieri il consigliere provinciale milanese Pietro Accame: "Milano è capofila degli enti Elsad ed ospita la sede dell’Authority del Terzo Settore: auspichiamo che il naturale sviluppo di questa vocazione sia a breve l’adesione a Elsad da parte del Comune meneghino".

Il sostegno a distanza è una realtà che coinvolge circa 2 milioni di italiani, con un impegno economico di oltre 500 milioni di euro. Negli ultimi anni il settore è stato protagonista di una positiva evoluzione che porta oggi al pieno riconoscimento del sostegno a distanza come una forma popolare e democratica di cooperazione internazionale. I dati quantitativi raccolti attraverso varie ricerche mettono in risalto la popolarità di questa particolare forma di solidarietà diretta, che cerca di sviluppare relazioni e accompagnare percorsi di sviluppo del capitale umano e sociale nei tanti luoghi a Sud del mondo. (fr.cop)