Il tema dell'edizione 2012 di Educa è “Cosa farà domani? Educare nell'incertezza”, una domanda che tutti i genitori si pongono quando pensano al futuro dei propri figli. Alla kermesse, aperta a esperti, genitori, educatori, ragazzi e formatori, ci saranno anche i giovani di Ripplemarks.net

Educa, incontro-evento per rilanciare la riflessione sui temi educativi, con la 5a edizione continua l'impegno iniziato nel 2008 che vuole far discutere e promuovere il confronto sui temi attinenti all'educazione di bambini, adolescenti e giovani. Loro e i temi educativi saranno sotto i riflettori - per il lungo fine settimana che va dal 27 al 30 settembre.

Incontri e dibattiti, laboratori educativi e formativi, workshop e seminari sono divisi in quattro aree pensate e costruite per realtà diverse: famiglie; insegnanti ed educatori; giovani; area generica aperta a tutti. Si parlerà di “Economia della felicità” e di “Giovani che fanno impresa”, di “Intrecci generativi” e “Alternanza scuola lavoro”, di “Orientamento in rete” e “Bussole pedagogiche”. La kermesse prevede anche una sezione per bambini da 3 a 6 anni e ragazzi da 7 a 11 anni nella quale potranno seguire vari tipi di laboratori.

Durante la manifestazione verrà presentata anche la ricerca “Il popolo di Educa: studio descrittivo dei partecipanti all’edizione 2011” realizzata dall' Università degli studi di Trento. L'indagine rivela che i partecipanti sono un pubblico eterogeneo con età media di 36 anni, “...in prevalenza donne che per predisposizione naturale e socio-culturale sono molto sensibili ai temi dell'educazione”. Il pubblico è composto per la maggioranza da insegnanti, educatori, coordinatori e formatori ma risulta un'ampia partecipazione di persone che svolgono professioni che non hanno nulla a che vedere con l’educazione.

Educa affronta anche il tema dei giovani e del cambiamento avvenuto negli ultimi anni. Da qui nasce il progetto “Giovani che sperimentano altri modi di abitare il mondo” proposto da Officina giovani. Coinvolge una quindicina di gruppi di giovani provenienti da tutta Italia, dei quali fa parte anche Ripplemarks, gruppo di ragazzi nato grazie a un laboratorio di giornalismo partecipativo del progetto "Ragazzi e stampa", promosso dall'Istituto degli Innocenti.

Alessandra Zagli di Ripplemarks: «Educa, oltre che un festival è anche un laboratorio di ricerca permanente. Tra fine 2011 e inizio 2012, su proposta di Officina giovani, abbiamo avuto una serie di incontri per un'indagine su giovani e cambiamento. Cinque i temi della ricerca: produzione di beni comuni; trasformazione di sé e del mondo; desiderio; rapporto tra pari e tra dispari; nuclei di futuro. Ai ragazzi sono state poste una serie di domande su questi argomenti su cui stiamo lavorando. I risultati dell'indagine verranno pubblicati dopo l'edizione di Educa 2012».

Il gruppo di Ripplemarks, composto da quattro ragazzi e un educatore avrà uno stand al festival. Sabato 29 ci sarà uno spazio per raccontare il loro progetto e il progetto “Crescere che avventura” che li vede coinvolti e proporranno un laboratorio su come si svolge una giornata di lavoro. E, come nell'edizione 2010, si occuperanno di media-reporting della manifestazione. Come una vera redazione giornalistica, racconteranno la kermesse con interviste, reportage video e fotografie. (sp)

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Last update: 11/22/2018 - 16:36