In Toscana i minorenni da zero a 17 anni sono oltre 566mila, il 15,1% della popolazione. Sono più di 75mila i minori stranieri mentre le famiglie toscane - tra il 2000 e il 2010 - hanno adottato 2.828 bambini. Lo ha ricordato il Garante regionale per l'infanzia, Grazia Sestini, in occasione della XXIII Giornata internazionale dell'infanzia e l'adolescenza.

La Convenzione per i diritti del fanciullo che ha dato vita alla Giornata celebrata ogni anno il 20 novembre «Non vuole solo essere un appuntamento importante di memoria e approfondimento dei principi elencati – ha spiegato Sestini in un incontro tenuto in Consiglio regionale per presentare le iniziative Unicef – ma un’occasione necessaria per educare bambini e adolescenti ai loro diritti e ricordare, ad adulti e società in generale, quelli fondamentali. I primi a non conoscere i propri diritti sono i giovanissimi. Bambini, adolescenti e ragazzi che la società dimentica o fatica a tutelare».

La settimana scorsa il Garante ha visitato il carcere femminile di Pontremoli, in provincia di Massa e dopo la presentazione delle iniziative Unicef in Toscana è prevista una conferenza per diffondere le iniziative che i ragazzi svolgono in luoghi significativi delle loro scuole e delle loro città alla quale seguirà un convegno di testimonianza in Consiglio regionale.

Secondo il Garante se si dovesse fissare una emergenza minori, sarebbe quella educativa: «Occorre scongiurare il rischio di un abbassamento delle opportunità e dei livelli di istruzione visto che il tasso di abbandono scolastico in Toscana ammonta al 17,6%. Più basso della media nazionale ferma al 18,8% ma molto più alto di quella europea fissata al 14,1%».

Ogni anno, dal 1989, il 20 novembre si celebra la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (CRC-Convention on the Rights of the Child). Un documento importante, firmato da 193 Paesi e ratificata dall'Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991. Per la prima volta la Convenzione riconosce espressamente bambini, bambine e adolescenti come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti.

A livello nazionale Unicef Italia ha lanciato la campagna “Io come Tu” per ribadire il diritto alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono, studiano e crescono in Italia. Con la parola d'ordine “Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi!” l'iniziativa Unicef intende promuovere il dialogo sui diritti di cittadinanza. (sp)

Last update: 11/22/2018 - 16:36