Fino a due anni fa l'Archivio storico dell'Istituto degli Innocenti, oltre 13.000 unità che testimoniano nei secoli l'evoluzione dell'infanzia, poteva essere considerato un patrimonio culturale “invisibile”. Oggi, dopo circa 70 laboratori educativi, centinaia di ragazzi in visita, oltre 2500 contenuti pubblicati sul web e due applicazioni per smartphone realizzate, le storie dei nocentini vivono di nuovo nella rete, accanto a quelle dei tanti “coetanei” che sono venuti a conoscerli.

Questa positiva invasione è stata il frutto di “Crescere che Avventura”, progetto realizzato da Istituto degli Inncenti con Eda Servizi, agenzia LAMA, Luoghi per crescere e Wikimedia Italia, finanziato da Fondazione Telecom Italia su bando per la valorizzazione dei beni culturali invisibili. In Crescere che avventura il “bene invisibile” è stata la memoria, le molte storie d’infanzia abbandonata: un patrimonio raro, custodito nell’archivio dell’Istituto, diventato materiale prezioso a disposizione dei ragazzi che le hanno elaborate grazie agli strumenti della rete. Un patrimonio che continuerà a essere raccontato con l'allestimento e le attività educative del nuovo Museo degli Innocenti, al momento in cantiere.

Sabato 11 maggio è stata la giornata che ha concluso le attività educative del progetto. Dalle 10 alle 12.30, in Filza 2.0 i ragazzi della secondarie di secondo grado hanno raccontato i progetti realizzati grazie ai laboratori e giocato con l'applicazione Filza Game (per Apple e Android). Il pomeriggio è invece stato dedicato ai più piccoli con Giochi in Filza! Sotto il loggiato, nei cortile interno e nel salone Brunelleschi dell'Istituto si sono svolti laboratori educativi per bambini e ragazzi da 3 a 11 anni accompagnati dalle famiglie su tre temi: arte, memoria, web 2.0, con premi e gadget per tutti i partecipanti. I ragazzi hanno poi scopeto poi la città grazie a My Firenze, l'altra applicazione realizzata nell'ambito del progetto. Tutte le attività sono libere e gratuite.

Ma cosa è successo in questi due anni di attività? Mentre i più piccoli hanno lavorato con la fantasia provando a ricostruire la vita dei “nocentini”, gli adolescenti hanno affrontato temi più generali, come il lavoro, il viaggio, la famiglia, prendendo spunto da storie lontane per riflettere sull'oggi e raccontarsi. Il risultato è raccolto su ww.trool.it e su www.ripplemarks.it, le due piattaforme web per l'educazione ai media digitali che l'Istituto promuove da alcuni anni. Inoltre su www.crescerecheavventura.it si trova una selezione dei contenuti più significativi del progetto.

Il progetto ha coinvolto classi di scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado, oltre a gruppi informali di giovani. Circa 1500 ragazzi che, insieme alle loro scuole e famiglie sono venuti a contatto con l'Archivio Storico dell'Istituto degli Innocenti e quindi con la storia dell'infanzia che questo luogo racconta. Oltre alla Toscana, i progetto ha coinvolto classi in Lombardia, Campania, Basilicata e Piemonte.

Le attività di Crescere Che Avventura proseguono sul fronte della didattica della storia: prevista dopo l'estate la pubblicazione di un volume che racconta la metodologia del progetto. Il libro, edito da La Meridiana in formato cartaceo ed e – book, sarà un manuale per quanti, tra insegnanti ed educatori, vorranno intraprendere con i propri studenti un percorso formativo analogo. (fr.cop)

Last update: 11/22/2018 - 16:33