Il 12 giugno si celebra la Giornata Mondiale contro il lavoro minorile, un fenomeno che coinvolge, secondo i dati 2015 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), circa 168 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni in tutto il mondo.

85 milioni di loro sono impiegati in lavori catalogati come altamente rischiosi (lavoro in miniera, a contatto con sostanze chimiche e pesticidi agricoli o con macchinari pericolosi). Tra le peggiori forme di lavoro minorile rientra anche il lavoro di strada, ovvero l'impiego di tutti quei bambini che cercano di sopravvivere raccogliendo rifiuti da riciclare o vendendo cibo e bevande, ben visibili nelle metropoli asiatiche, latino-americane e africane. Un'altra faccia del lavoro minorile è lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali, che coinvolge più di un milione di bambini ogni anno. E, ugualmente inquietante, lo sfruttamento di minori come combattenti in guerre in diverse parti del mondo.

L'associazione Mani Tese promuove un'iniziativa di sensibilizzazione per la Giornata Mondiale di quest'anno. “I bambini felici hanno ricordi felici” si svolgerà da venerdì 10 a domenica 12 giugno, nelle piazze di alcune città italiane. I passanti saranno invitati dai volontari e volontarie di Mani Tese a scrivere in poche righe, sul tondo staccabile di un flyer, un ricordo felice della loro infanzia (un momento preciso ma anche una sensazione, un gusto, l’ultimo giorno di scuola, le vacanze, ecc.). Una volta scritto, dovranno staccare il proprio ricordo e attaccarlo su un pannello, sovrapponendolo a quello tutt’altro che sereno di un bambino/a vittima di sfruttamento di lavoro minorile. L’intento dell’iniziativa è quello di far prendere consapevolezza del fenomeno, attraverso la lettura di un ricordo triste dei bambini lavoratori, invitando le persone ad attivarsi sostenendo la Campagna “i exist” di Mani Tese attraverso il gesto simbolico di cambiare i ricordi tristi sostituendoli con immagini positive. Il risultato finale sarà la creazione di un’immagine unica (il volto di un bimbo sorridente) formata da tanti ricordi felici, che andranno a coprire i tristi racconti dei piccoli schiavi.

In vista della giornata la Fao e l'Ilo hanno lanciato un corso e-learning indirizzato ai responsabili delle politiche agricole, agli sviluppatori di programmi in ambito agricolo, ai ricercatori e statistici perché prevedano misure di contrasto al lavoro minorale nei loro progetti per lo sviluppo del settore, in particolare quelli destinati alle aree rurali più povere. Lo rende noto la Fao, nel sottolineare che il corso copre tutti i settori agricoli, dalla tutela delle foreste alla pesca e la zootecnica. Nel mondo - sottolinea la Fao -, circa il 60% del lavoro minorile, per complessivi cento milioni di ragazzi e ragazze, è compreso nel settore agricolo. "Per raggiungere l'obiettivo della Fame zero dobbiamo anche raggiungere quello del lavoro minorile zero" - ha commentato il direttore generale della Fao José Graziano da Silva. "Il lavoro minorile - ha aggiunto - è certamente una questione complessa e non può essere affrontato da soli. Abbiamo bisogno di partner forti dove ciascuno porta esperienza e risorse al tavolo".

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Last update: 11/22/2018 - 16:35