A un anno dall’inaugurazione del Museo degli Innocenti cresce l’interesse per le storie dei bambini dell’Istituto e negli ultimi mesi sono aumentate le richieste di ricerche all’Archivio degli Innocenti. Nei primi sei mesi del 2017 quasi un centinaio di persone (erano state 80 durante l’intero 2015) ha chiesto di vedere i documenti conservati nell’archivio per cercare tracce della storia di un “nocentino”, loro parente vicino o lontano, a cui sono legati.

La ricerca può essere svolta direttamente dai familiari, purché siano in possesso del suo nome, della data di nascita e siano passati cento anni da questa. È possibile così iniziare la ricerca, accompagnati dal personale dell'Istituto, sulla vita del bambino in Istituto attraverso i fascicoli conservati nell’Archivio.

Altre volte la ricerca riguarda invece la propria storia personale. Se la persona è stata adottata, deve fare domanda al Tribunale per i minorenni della propria città di residenza (legge 149 del 2001), mentre chi non è stato adottato può fare una semplice richiesta all’Istituto, il quale provvederà con il proprio personale a svolgere la ricerca e a fornire le informazioni consentite dalla legge. Potrà così ricevere copia dei documenti che lo riguardano, ma troverà segretate quelle informazioni che non possono essere comunicate, come il nome della madre in caso di parto anonimo.

C’è chi arriva agli Innocenti in tarda età e a distanza di tanti anni vuole fare luce sul passato che non ricorda, c’è chi in un momento particolare della propria vita sente la necessità di sapere dove è venuto al mondo o di immaginare i perché dell’abbandono.

Davanti ai documenti ci si commuove, si trova lo spunto per scrivere un libro sulla propria famiglia, a volte si contribuisce anche a completare la storia di vita di un “nocentino”: “Spesso sono le persone a ricostruire le storie, partendo dal materiale dell’archivio, contribuendo ad arricchirlo con documenti, fotografie e con racconti preziosi anche per l’Istituto. Sono nate così alcune delle mostre virtuali come quella sui “nocentini” caduti della Grande Guerra”, spiega la presidente Maria Grazia Giuffrida che aggiunge: “Stiamo lavorando ora a un sistema di archiviazione per nome che faciliterà la ricerca di informazioni di bambini vissuti agli Innocenti nei secoli scorsi”.

Last update: 08/01/2017 - 17:58