la presidente dell'Istituto degli Innocenti interviene all'incontro dei vescovi e sindaci del Mediterraneo

Da sei secoli l'Istituto degli Innocenti è un luogo di carità, accoglienza e bellezza: nei suoi 600 anni di storia nell'edificio di piazza Santissima Annunziata progettato da Brunelleschi, ha offerto rifugio a centinaia di bambine e bambini, che dovevano essere sfamati, vestiti, educati, amati, dando loro l'opportunità di crescere in uno spazio non solo accogliente ma anche bello.

Per lo spirito caritatevole e solidale che lo anima da sempre - fin dalla sua nascita nel XV secolo come prima struttura dedicata appositamente all’accoglienza dei bambini – l'Istituto è stato invitato a dare il proprio contributo a Mediterraneo frontiera di pace - Incontro dei Vescovi e Sindaci del Mediterraneo, ospitato a Firenze dal 23 al 27 febbraio, con un intervento della presidente Maria Grazia Giuffrida durante l'iniziativa Il servizio della carità a Firenze, che si è svolta il 24 febbraio nella Basilica di San Lorenzo.

Ancora oggi, l’Istituto non solo conserva le memorie di coloro che ha accolto nel corso dei secoli, ma soprattutto continua a tutelare i più fragili e ad operare in difesa dei diritti dei bambini.

L'Ospedale degli Innocenti, da sempre dedito alla cura dei più piccoli, nasce a sua volta da un atto di generosità: nel 1410 il mercante pratese Francesco Datini donò 1000 fiorini a Santa Maria Nuova allo scopo di fondare una struttura dedicata appositamente ai bambini abbandonati.

Per la sua progettazione venne incaricato uno dei maggiori architetti di tutti i tempi, Filippo Brunelleschi. Il risultato è un’opera di straordinaria bellezza.

Accanto alla volontà di prendersi cura dei bambini, di fornire loro le cure necessarie alla loro salute, fin da principio l'Ospedale ha prestato attenzione alla loro educazione ma anche alla sembianza del luogo dove questi sarebbero cresciuti, perché carità, cultura e bellezza sono parte integrante dell’opera sociale ed educativa dell’Istituto degli Innocenti.

Oggi l'ente continua ad avere sede nella struttura architettonica storica, ma opera in un contesto molto diverso: sono cambiate le modalità di accoglienza, ma non la cura e la dedizione verso l’infanzia, che restano immutate.

Last update: 03/01/2022 - 10:47