Garante presenta a Roma “Ragazze, ragazzi e adulti nei processi partecipativi”
Documento di studio realizzato con il supporto tecnico dell’Istituto degli Innocenti
01 October 2024
Area di attività
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, hapresentato a Roma il documento di studio e proposta ‘Ragazze, ragazzi e adulti nei processi partecipativi. Pratiche e strategie’, realizzato dal gruppo di lavoro costituito nell’ambito della Consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni, con il supporto tecnico scientifico dell’Istituto degli Innocenti di Firenze. La pubblicazione contiene una ricognizione sulle esperienze di partecipazione delle persone di minore età in Italia e una serie di raccomandazioni rivolte a istituzioni, terzo settore e famiglie. Nell’occasione è stata presentata anche la ‘Guida alla partecipazione attiva di ragazze e ragazzi. Una bussola per orientarsi’, redatta con la collaborazione attiva della Consulta dei ragazzi e delle ragazze dell’Agia insieme all’Istituto degli innocenti e a Defence for Children Italia. Il volumetto, destinato direttamente ai minorenni, vuole essere uno strumento di facile consultazione per imparare come, dove e perché partecipare.
Ragazze, ragazzi e adulti nei processi partecipativi. Pratiche e strategie
Il documento ha come protagonisti ragazzi e ragazze e le loro esperienze di partecipazione nei diversi contesti di vita. Non è stata trascurata, al contempo, la prospettiva degli adulti, anche al fine di offrire una fotografia speculare tra la loro percezione sul tema e quella dei giovani. Partendo dai dati raccolti, l’Autorità garante ha elaborato specifiche raccomandazioni rivolte alla comunità educante, al terzo settore e ai soggetti istituzionali a vario titolo coinvolti, al fine di trasformare in azioni concrete le voci emerse. Precise indicazioni, inoltre, sono confluite nella Guida destinata a ragazze e ragazzi ed elaborata con il supporto dei ragazzi e delle ragazze della Consulta dell’Autorità garante, che spiega come, dove e perché partecipare.
L’auspicio è che tali documenti, inseriti nel più ampio contesto degli interventi europei e internazionali, possano aggiungere un tassello alla costruzione di una società sempre più capace di valorizzare il dialogo intergenerazionale e la prospettiva dei minori di età, in un modo che li veda protagonisti necessari della vita sociale, politica e istituzionale, in linea con quanto sancito, già più di trent’anni fa, dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Raccomandazioni dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, nell’espletamento dei propri compiti istituzionali, utilizza le raccomandazioni quale strumento di ‘soft law’ da indirizzare ad attori istituzionali, comunità educante, terzo settore e a ogni altro soggetto coinvolto nei contesti di vita dei minorenni. Lo studio ‘Ragazze, ragazzi e adulti nei processi partecipativi’ oltre a fotografare la percezione che ragazzi e istituzioni hanno a proposito delle esperienze di partecipazione nei diversi contesti di vita, fa anche emergere criticità e punti di forza di tali pratiche. Le raccomandazioni sono state formulate alla luce di quanto emerso e si propongono di rafforzare l’ascolto e la partecipazione delle persone di minore età in Italia. Con esse, infatti, l’Autorità garante chiede agli adulti, alle istituzioni e alla società civile di riconoscere, quale valore imprescindibile, il coinvolgimento delle nuove generazioni in ogni scelta che le riguarda, tenendo conto dei diversi contesti, delle esigenze e del grado di maturità degli interessati. Un particolare focus è dedicato ai minori stranieri non accompagnati, quale categoria particolarmente vulnerabile e presente in ogni contesto preso in considerazione nell’ambito della presente indagine. La significativa presenza in Italia dei minori stranieri non accompagnati, infatti, è motivo di crescente attenzione e impone una più ampia e completa comprensione delle sfide e delle opportunità per la loro protezione e inclusione sociale. Promuovere l’ascolto e la partecipazione come una metodologia di intervento richiede un lavoro costante e paziente di interazione, di scambio di competenze e di buone prassi.
I Raccomandazione
Si raccomanda l’attivazione di iniziative che rendano effettivo il diritto all’ascolto delle persone di minore età in ogni ambito di loro interesse, garantendo inclusività, sicurezza e sostenibilità di tali percorsi.
II Raccomandazione
Si raccomanda l’attivazione, a ogni livello sociale, di iniziative di promozione e sensibilizzazione rispetto all’irrinunciabilità della partecipazione delle persone di minore età nelle decisioni di loro interesse. Alla base della presente raccomandazione vi è la necessità di considerare indispensabile l’apporto dei giovani nelle questioni che li riguardano, in modo che la loro età, la loro condizione e il contesto socioeconomico di appartenenza non siano considerati un ostacolo ma un valore essenziale per l’acquisizione del punto di vista di ciascuna fascia anagrafica e sociale.
III Raccomandazione
Si raccomanda di sostenere e promuovere il diritto all’ascolto e alla partecipazione dei minori stranieri non accompagnati su tutto il territorio nazionale affinché siano ascoltati e siano riconosciuti parte attiva nelle decisioni che li riguardano.
Last update: 10/01/2024 - 10:16