Connecting generations è stato il tema del Safer Internet Day di quest'anno, ma per l'intero 2012 il Safer Internet Programme europeo avrà come tesi portante la comunicazione intesa come ponte tra generazioni e veicolo fondamentale per lo scambio di conoscenze ed esperienze tra giovani e adulti.

Tante iniziative sono state dedicate a figli, genitori e anche ai nonni e anno dopo anno si moltiplicano in special modo quelle dedicate agli anziani che stanno diventando internauti sempre più assidui e competenti tanto che nel 2011 sono stati proprio bambini e anziani a incrementare maggiormente l’accesso al web: i più piccoli (tra i 2 e i 10 anni di età) e gli anziani di età superiore ai 74 anni, hanno segnato infatti un aumento di oltre 30 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

Sono nati software per facilitare l'accesso degli anziani alle risorse online come Eldy, progetto tutto italiano, che ha raggiunto ormai una community di 400.000 utenti.
Ma a fare da apripista in questo campo è stata senza dubbio la Fondazione Mondo Digitale cha ha dato vita nel 2002 al progetto Nonni su Internet con una metodologia di apprendimento intergenerazionale, basata sull’alleanza tra scuole e centri anziani. Il progetto ha formato negli anni migliaia di anziani con un percorso educativo che comprende l’abc del computer, dall’accensione alla navigazione in Internet, dall’uso della posta elettronica ai social network e la presentazione delle varie periferiche collegabili al pc. Ma anche smartphone, lettori mp3 e tablet.

Secondo gli esperti della Fondazione durante questi corsi non soltanto gi anziani imparano le nuove tecnologie ma si instaurano dei rapporti profondi tra i “nonni su internet” e i loro nipoti virtuali, i ragazzi delle scuole superiori che fanno loro da tutor.

Anche nel Regno Unito è appena nata un'iniziativa molto simile per volontà del governo britannico che, per ridurre il gap digitale, ha deciso sia di offrire agli over 65 che percepiscono un sussidio statale un computer al prezzo di 150 sterline, sia di far affiancare gli anziani da giovani esperti che sveleranno loro i segreti del web 2.0. Questa campagna governativa denominata Race Online 2012 punta proprio a migliorare la qualità della vita di quella fascia di popolazione, ormai in età pensionabile, destinata a diventare sempre più numerosa.

E tutte queste iniziative trovano anche l'appoggio scientifico dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria (AIP), che ha rilevato durante uno studio condotto in due presidi sanitari, in provincia di Cremona e Brescia che, grazie agli stimoli della rete virtuale, gli anziani hanno meno disturbi di memoria e mantengono costantemente il cervello in allenamento.
Secondo la ricerca infatti collegarsi in rete per un’ora al giorno, migliorerebbe il benessere psicofisico e la memoria. (francesca conti)

Last update: 11/22/2018 - 16:32