UE, nuove regole per la sicurezza on line

Sono sempre più frequenti gli interventi dell'UE sul tema internet e minori quasi a testimoniare l'assoluta centralità del web per le giovani generazioni con le sue opportunità ma anche con i suoi pericoli. Neele Kroes, l'olandese Commissario europeo per l'agenda digitale, ha promesso nei prossimi mesi una serie di interventi da parte dell'UE volti a proteggere i bambini che utilizzano le nuove tecnologie e a “infondere a genitori e insegnanti la fiducia necessaria per assumersi le loro responsabilità”.

Con queste parole la Kroes aveva presentato il 13 settembre al Parlamento Europeo la relazione sulla “Tutela dei minori on line”.
Durante l'intervento la Kroes aveva sottolineato l'inadeguatezza delle politiche degli Stati Membri nella protezione dei minori in rete, ribadendo la necessità di incrementare la consapevolezza dei rischi e i modi per ridurli visto che, per dirlo con le parole del Commissario, “I bambini si recano online più spesso e cominciano più giovani, esplorando un entusiasmante mondo digitale pieno di opportunità”.

La relazione riguardava alcune azioni prevista dall’Agenda digitale europea, proposta nel maggio del 2010 a tutti gli stati membri per sviluppare “un mercato unico digitale per condurre l’Europa verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.
Le azioni che riguardano i minori e che tutti gli stati dell’unione dovrebbero mettere in pratica sono l’azione 37 e 40 dell’Agenda digitale europea. La 37 riguarda l’autoregolamentazione dei fornitori di servizi (per es. social networking) nel caso di utilizzo da parte dei minori, mentre l’azione 40 esorta gli stati ad attivare linee telefoniche per la denuncia dei contenuti offensivi o dannosi, organizzare campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza on line e incoraggiare i fornitori di servizi internet a mettere in pratica misure per la sicurezza dei bambini entro il 2012.

Ma le risposte degli stati membri a queste azioni sono tuttora inadeguate e del tutte eterogenee secondo il Commissario Europeo.
Anche a Nairobi durante l'Internet Governance Forum la Kroes è tornata sul tema ricordando che “Internet va sostenuto e protetto ma non ucciso”, infatti è importante che internet ispiri fiducia garantendo sicurezza e rispetto della privacy per tutti rendendo il mondo virtuale tutelato allo stesso modo di quello reale.

L’Unione Europea, considerando internet uno strumento potentissimo per la libertà d’espressione e l’accesso all’informazione e un veicolo importante per i diritti umani e le libertà fondamentali, non esclude regole internazionali per difendere una rete che è ormai universale.
Ultimo atto di questi mesi incandescenti è l’uscita della seconda e ultima parte del rapporto realizzato dalla Commissione Europea su social network, privacy e sicurezza per i minori, la prima parte del rapporto era uscita a giugno con risultati poco rassicuranti visto che solo due tra i quattordici social network erano risultati sicuri per i più piccoli.

Anche la seconda tranche del rapporto conferma i risultati della prima, su 9 social network esaminati solo 2 (Habbo Hotel e Xbox Live) presentano impostazioni predefinite che rendono accessibili i profili personali dei minori esclusivamente alla loro lista di contatti autorizzata e altri 2 (Dailymotion e Windows Live) garantiscono che i minori possano essere contattati in modalità predefinita solo da amici attraverso messaggi pubblici o privati.
In tutti i siti verificati, i minori possono ricevere richieste di amicizia da chiunque anche se la maggior parte dei siti fornisce informazioni sulla sicurezza adeguate ai minori, assistenza e materiale didattico adatto ai ragazzi e le richieste di supporto hanno tempi di risposta inferiori ad un giorno.
I SNS analizzati in questa seconda tranche sono Skyrock piattaforma per la creazione di blog, Xbox Live per i giochi, YouTube, Dailymotion, Flickr per la condivisione di foto e video, i mondi virtuali Habbo Hotel e Stardoll, Windows Live per la socializzazione on line e per finire Yahoo! Pulse.

Nonostante l’accordo di autoregolamentazione mediato dalla stessa Commissione per un uso più sicuro dei SNS sia stato sottoscritto il 10 febbraio 2009 da 21 società (Arto, Bebo, Dailymotion, Facebook, Giovani, Google, Hyves, Microsoft Europe, MySpace, Nasza-klasa, Netlog, One, Rate, Skyrock, VZnet Netzwerke, Stardoll, Sulake, Tuenti, Yahoo! Europe e Zap), la maggior parte di esse non si sono ancora assunte le proprie responsabilità verso i minori on line.

Neele Kroes, consapevole dell’importanza della dimensione on line per i ragazzi ha commentato “I giovani amano i social network e ne traggono grandi benefici, ma spesso non sono sufficientemente consapevoli dei rischi che corrono, ad esempio quello di essere adescati da adulti. […] È mia intenzione, nel corso dell’anno, affrontare questi problemi per mezzo di una strategia globale che renda internet un luogo più sicuro per i minori, attraverso la combinazione di misure di tutela e di responsabilizzazione”.
Ragazzi più protetti e più consapevoli e società di SNS più responsabilizzate è questa la ricetta dell’UE. (francesca conti)

Scarica il rapporto della Commissione Europea

Last update: 05/30/2012 - 13:01