gioco d'azzardo

Il primato del gioco d'azzardo in Toscana lo detiene la provincia di Massa-Carrara nella quale la spesa pro capite arriva a 1.189 euro e incide sul Pil per il 7,5%.

Firenze, con quasi al 3% (2,96) del Pil, solo a 888 euro pro capite ma la cosa che colpisce di più è che uno studente su due gioca d'azzardo alle macchinette dei bar, tabaccai e sale gioco oppure su internet. Tra questi una percentuale che varia dallo 0,8% all'1,5% ha problemi di ludopatia.

Sono dati divulgati durante il dibattito “Il gioco di Stato sei tu. I giochi d’azzardo: come affrontare le nuove dipendenze” che si è tenuto alle Cascine durante la Festa del Partito Democratico del capoluogo toscano. Un dibattito al quale hanno partecipato il deputato PD Rolando Nannicini, Francesca Chiavacci, presidente dell'Arci Firenze, Adriana Iozzi, responsabile del Dipartimento Dipendenze Gioco d'azzardo del Ser.T C Asl Firenze e le consigliere PD della Provincia di Firenze Sara Biagiotti e Alessandra Fiorentini.

Una situazione grave per la quale le due consigliere del Partito democratico - lo scorso giugno - hanno presentato una mozione al Consiglio provinciale per aprire un tavolo con tutti i Comuni, Asl e cittadini per un monitoraggio su tutto il territorio della provincia di Firenze. L'intento è intervenire con attività educative e far comprendere ai giovani la gravità dell'abuso del gioco d'azzardo. La ludopatia è infatti una patologia ancora poco percepita dai giocatori come una dipendenza.

Sara Biagiotti e Alessandra Fiorentini, visto il vertiginoso aumento dei casi di gioco d'azzardo patologico, hanno chiesto che il gioco venga assimilato ad altre tipologie di dipendenza e che, per i messaggi pubblicitari che invitano a giocare on line, vengano adottate le misure necessarie. A Firenze questa patologia viene trattata in tre centri: in via Lorenzo il Magnifico, al centro L’Arcolaio e in Piazza del Carmine. (sp)

Last update: 05/31/2012 - 11:02