Sulla stampa sempre più spesso capita di leggere di giovani iperconnessi e di pericolo di dipendenza da internet, una ricerca realizzata in Trentino su ragazzi e ragazze studenti di scuole medie superiori contraddice in pieno questi allarmismi.
Silvia Gherardi e Manuela Perrotta, ricercatrici dell'Università di Trento hanno intervistato per la Fondazione Bruno Kessler, che ha condotto l'indagine "Nativi Digitali: gli adolescenti e le nuove tecnologie digitali", 852 studenti di un'età media di 17 anni e hanno scoperto che navigare in Internet, pur essendo un'attività molto amata dai ragazzi, si colloca solo al terzo posto tra le attività preferite per il tempo libero.

Ma quel che rende i risultati ancora più interessanti è il fatto che al primo posto con il 78,1% delle preferenze c'è la frequentazione di amici e parenti e al secondo (70,5%) ascoltare musica, mentre lo sport segue la rete, appare quindi chiaro che il rapporto diretto con gli amici e le attività all'aria aperta non sono assolutamente sostituite dall'attività in internet.
L'approccio alla rete appare comunque molto libero tanto che il 77,4% dei ragazzi utilizza il pc da solo e il 73,7% ha addirittura imparato ad usarlo da sol ad un'età media che si colloca intorno agli 11 anni.
Internet è utilizzato anche c
ome mezzo per intrattenersi con gli amici dal 26,5% del campione e per conoscere nuovi amici dal 19,3%, i social network sono estremamente popolari tanto che l'82% dei ragazzi è iscritto a Facebook seguito a grande distanza da Netlog con il 35,7% di iscritti.
Non si percepiscono in nessun modo le insidie della rete tanta è l'abitudine a frequentarla e a considerarla una normale attività quotidiana, infatti alla domanda su quali siano i rischi legati all'utilizzo dei social network site nessuno pone il problema della privacy ma casomai quello della perdita di tempo seguito dalla possibilità di rovinare le amicizie.

L'indagine si chiude con una domanda sul futuro ovvero sulle attività che nei prossimi anni i ragazzi pensano di fare su internet e la maggioranza di loro (45,3%) ha risposto che condivideranno con altri immagini, musica o filmati. Un'immagine quindi di internet come spazio di condivisione e di incontro e scambio con gli altri.

Quello che colpisce è l'assenza dell'utilizzo di internet e della nuove tecnologie per lo studio e per il miglioramento delle proprie competenze, l'idea che internet sia un'attività per il tempo libero è limitativa e non permette di utilizzarne le vere potenzialità. Positivo che i ragazzi siano capaci di mantenere il contatto vero con i propri coetanei e non si chiudano con il proprio pc che a differenza di altre attività è un'attività solitaria. Ma è un peccato che non siano capaci di sfruttarne gli strumenti per ampliare e migliorare le competenze o per accompagnare lo studio come invece sta accadendo in casi sempre più numerosi in giro per il mondo. (francesca conti)

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Last update: 05/31/2012 - 12:21