Il Frantoio delle storie

20.358 bambini, 844 insegnanti sono i numeri di un successo sancito dall'originale percorso di educazione alimentare “Il Frantoio delle Storie” proposto dall'Istituto Nutrizionale Carapelli Fondazione ONLUS alle classi III, IV, V della scuola primaria. Frutto di un'esperienza triennale il progetto fa incontrare, con una metodologia e un approccio innovativo, un'eccellenza della tradizione italiana: l'olio d'oliva con la creatività dei ragazzi per imparare, divertendosi, la corretta e sana alimentazione.
Il Convegno “Il Frantoio delle Storie – la tavola dei bambini fra consumo consapevole e alimentazione sostenibile”, che si apre oggi a Firenze all'Istituto degli Innocenti, mette in evidenza con un approccio psico-sociologico, nutrizionale, pedagogico di come oggi i bambini e le famiglie debbano essere più consapevoli nel loro modo di consumare prodotti che facilitino una alimentazione più sana, più completa e sostenibile.

Il progetto “Il Frantoio delle Storie” rappresenta una delle migliori espressioni di come, sia possibile incidere in modo propositivo nel rapporto tra i giovani, la corretta alimentazione e la propria salute. I lavori dei ragazzi hanno colto la passione per un frutto della natura che accompagna l'uomo sin dall'inizio della sua storia, hanno espresso il forte legame con i territori, ma soprattutto hanno compreso quanto sia importante che si diffonda una cultura al consumo responsabile di prodotti che facilitino una alimentazione più sana, più completa e sostenibile.

È la pedagogia alimentare. Il progetto “Il Frantoio delle Storie” affonda le sue radici nel decennale lavoro di sensibilizzazione e divulgazione della nutrizione e della corretta alimentazione dell'Istituto Nutrizionale Carapelli Fondazione ONLUS. La crescita e lo sviluppo armonico dei bambini è favorito da uno stile di vita e da un'alimentazione corretta ricca di elementi resi attraenti e gradevoli anche con l'uso del condimento d'elezione: l'olio d'oliva, che unisce al proprio valore nutrizionale la capacità di legare ed esaltare i sapori nel piatto.

Il progetto non si pone come una materia che appesantisce, che si aggiunge alle normali discipline, semmai è uno strumento innovativo che arricchisce di nuovi contenuti le diverse aree disciplinari.
Questa capacità di essere ausilio e stimolo per l'insegnamento dell'educazione alimentare, che spesso risulta complessa da proporre in classe, ne ha determinato, insieme al filo narrativo di un autore per ragazzi Guido Quarzo e dal disegno di Giulia Orecchia, il successo, confermato anche dalle tante richieste di adozione, di questo percorso educativo, arrivate per il prossimo anno scolastico. (f.con.)

Last update: 06/22/2012 - 10:09