Bambini in ospedale

In ospedale i bisogni del bambino e la sua famiglia prima di tutto. Orari e tempi di cura flessibili in strutture a loro misura e ospitali e che facilitino l'accettazione, l'accoglienza e l'ospitalità. Luoghi nei quali venga rispettato il diritto del bambino a non avere dolore, il diritto al gioco e il diritto di avere i genitori vicino.

Tratta di questo la Guida di auto valutazione sul rispetto dei Diritti del bambino ricoverato presentata qualche giorno fa a Firenze, nella sede regionale del FORMAS-Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria.

Al progetto "Percorso di formazione/azione finalizzato allo sviluppo di un sistema di promozione e valutazione del rispetto dei Diritti del Bambino in Ospedale (DBH)" hanno lavorato 250 operatori di varie realtà sanitarie della Toscana. Tutte figure professionali che conoscono, lavorano e interagiscono con l'universo del bambino: psicologi e insegnanti, ostetriche e pediatri, assistenti sociali e operatori della formazione.

Responsabili del percorso di formazione/azione sono: Maria José Caldés, direttore medico di presidio al Meyer, Benedetta Rotesi, bioeticista e Katalin Majer. Uno dei risultati del progetto è una Guida condivisa, uno utile strumento di lavoro per gli operatori attraverso il quale possono monitorare e migliorare il modo di interagire con il bambino ospedalizzato rispettando i suoi diritti.

Come è nato il progetto lo spiega Benedetta Rotesi: «Si è sviluppato in seno all'Health promoting hospital (Hph), progetto OMS, dal quale nel 2007 è nato il programma regionale Hph bambini a cui hanno aderito 8 Aziende sanitarie. Nel gruppo di lavoro formato si è evidenziata disomogeneità nel modo di informare e promuovere la salute e i diritti del bambino. É quindi stata elaborata un bozza di progetto presentata alla Regione Toscana per la realizzazione di un percorso sui diritti del bambino in ospedale.

É stato creato allora un team per il monitoraggio e la promozione della salute infantile in ospedale avente come capofila l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer inserito nella Rete HPH-Ospedali per la Promozione della Salute della Toscana.

Sono quindi stati organizzati tre moduli didattici gratuiti con crediti Ecm di due giornate ciascuno sull’acquisizione di conoscenze sui Diritti del bambino in ospedale che si sono tenuti a Firenze, Pisa e Siena. Da questi incontri sono nate una check list - che è stata confrontata in un tavolo di lavoro regionale con rappresentanti nazionali - e una bozza per il Piano Socio Sanitario della Regione Toscana.

«Dopo quasi un anno di lavoro oggi abbiamo una Guida di autovalutazione in dieci punti che verrà presentata nel prossimo autunno - continua Rotesi - nel frattempo, durante il periodo estivo, abbiamo intenzione di fare un test pilota con tre strutture che ci consegneranno i risultati a fine estate. Ma l'idea, se riusciamo ad avere altri fondi, è di continuare gli approfondimenti sulle tematiche scaturite dagli incontri del progetto e monitorare i lavori».

La proposta elaborata dal progetto sul tema dei diritti del bambino nel contesto ospedaliero potrebbe essere inserita nell’Area Materno Infantile del prossimo PSS toscano. (sp)

Last update: 06/25/2012 - 16:32