Venerdì 5 ottobre, alle 17.00, a Firenze, all'Ospedale vecchio di San Giovanni di Dio, in Borgo Ognissanti 20, ci sarà la presentazione del romanzo “La levatrice” di Stefano Braccini, pubblicato dalla casa editrice Sarnus.

Un incontro organizzato dal Centro di documentazione per la Storia dell'assistenza e della Sanità fiorentina alla quale partecipano, oltre all'autore, Antonella Schena, responsabile della Documentazione dell’Istituto degli Innocenti; Lucia Sandri, ricercatrice dell’Istituto degli Innocenti; Andrea Zagli, storico dell’Università di Siena.

Il romanzo, ambientato agli Innocenti, racconta la storia di Chiara, una studentessa che ritrova un manuale del 1819 appartenuto alla giovane allieva ostetrica Enrichetta Manetti, coinvolta suo malgrado nella sparizione di un bambino e nel suo ritrovamento. Partendo dagli appunti lasciati da Enrichetta, che contengono una frase misteriosa scritta in lingua hindi, Chiara indaga su intrighi e misfatti avvenuti nella Firenze dell'Ottocento.

«Il romanzo è nato anche grazie alle ricerche portate avanti dall'autore, medico ginecologo, nell'Archivio storico dell'Istituto – spiega Lucia Sandri – Nel 1815, agli Innocenti, nacque l'Ospizio di Maternità per le “gravide povere” e in concomitanza della fondazione di questa nuova istituzione venne creata la Scuola per levatrici. Erano ragazze che venivano dalle campagne e che i Comuni mandavano all'Istituto degli Innocenti per far loro imparare il mestiere di ostetrica».

Il libro di Braccini descrive la Firenze dell'epoca e le smanie cittadine ma anche il clima granducale illuminato che intraprese un grande lavoro di alfabetizzazione nelle campagne cercando di migliorare il mestiere delle levatrici spesso affidato alle improvvisazioni delle mammane. (sp)

La levatrice
di Stefano Braccini
2012, 376 p brossura - 18 euro
Editore Sarnus (collana La Toscana racconta)

Last update: 11/22/2018 - 16:36