"Dai bambini “comuni” al bene comune: i trovatelli nella prima età moderna" è il titolo del convegno , nato grazie alla collaborazione tra l'Istituto degli Innocenti, Villa I Tatti - The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, il Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze e il Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara, che si è tenuto il 9 dicembre nel Salone Brunelleschi dell'Istituto degli Innocenti e il 10 dicembre a Villa I Tatti di Firenze, sede della Harvard University.

Il Seicentenario dell'Istituto degli Innocenti ha offerto l'opportunità di riesaminare i contesti dell’assistenza ai “trovatelli”, sia all’interno che all’esterno della più antica istituzione pubblica italiana dedicata all'accoglienza dei bambini a cura di studiosi di università italiane ed estere.

Il convegno ha preso in esame gli spazi e le opere d’arte conservate nell'Istituto, i modi in cui umanisti e magistrati hanno dato forma letteraria e giuridica all’illegittimità, la cura dedicata alla formazione dei giovani nel senso più ampio, e il modo in cui le altre realtà europee si sono ispirate all’esempio fiorentino nel momento in cui si sono poste l’obiettivo di affrontare la sfida dell’assistenza ai bambini abbandonati nei propri contesti urbani, nazionali e coloniali.

Richiamandosi all'innovazione, in campo sociale, che ha dato vita all'Istituto degli Innocenti gli organizzatori del convegno hanno voluto inserire elementi innovativi nel programma includendo cinque presentazioni di studiosi di Digital humanities (scienze umane digitali).

Raccolti nel gruppo di ricerca Florentia Illustrata, questi studiosi di digital humanities provenienti da Canada, Regno Unito e Stati Uniti, dimostrano come gli strumenti digitali ci permettono di avere punti di vista inediti sia sulla “Fabbrica” degli Innocenti, sia sui contesti sociali e urbanistici che l’hanno sostenuta.

Il convegno ha preso avvio con gli interventi di Arabella Natalini, Direttore scientifico del Museo degli Innocenti, Alina Payne della Harvard University, Nicholas Terpstra della University of Toronto.

Tra i relatori della prima giornata di studio ospitata all'Istituto degli Innocenti: Amedeo Belluzzi dell'Università di Firenze che ha parlato dell'Ospedale degli Innocenti e della piazza di Santa Maria dei Servi; George Bent della Washington and Lee University e Fabrizio Nevola, University of Exeter che si sono interessati dell'architettura e degli spazi dell'antico Spedale fiorentino.

Una sessione è stata dedicata al confronto di diverse forme di accoglienza dei bambini in Europa e nel mondo con Nicholas Terpstra (University of Toronto), Isabel Dos Guimares Sa (Universidade do Minho), Ann Twinam (University of Texas). Nel pomeriggio Mario Bevilacqua e Emanuela Ferretti dell'Università di Firenze espongono i loro studi sull'architettura dell'Istituto degli Innocenti e la città di Firenze tra il XV e il XVI secolo. Gli altri interventi sono a cura di Niall Atkinson e Carmen Caswell dell'Università di Chicago, Colin Rose (Brock University) e Daniel Jamison (University of Toronto).

A Villa I Tatti sono trattati invece i temi delle relazioni familiari, dell'illegittimità, della salute e della formazione per i bambini accolti.

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Last update: 02/10/2022 - 18:05