La Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza in visita all’Istituto degli Innocenti
Firenze, 6 maggio 2019 – Una delegazione della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza ha fatto visita lunedì 6 maggio all'Istituto degli Innocenti. Senatori e deputati sono stati accompagnati dalla presidente Maria Grazia Giuffrida e dal direttore generale Giovanni Palumbo, negli spazi dei servizi educativi, alle strutture residenziali di accoglienza e nel giardino, all'archivio storico e alla biblioteca, alla Bottega dei ragazzi e al Museo degli Innocenti.
Nell’anno – il 2019 – delle celebrazioni del Seicentenario dell’Istituto degli Innocenti, che si sono aperte ufficialmente con la visita del Presidente della Repubblica lo scorso 11 febbraio, i rappresentanti della Commissione sono venuti a conoscere più da vicino le diverse attività di accoglienza, educazione, ricerca, monitoraggio e documentazione che l’Istituto realizza oggi sui temi legati a infanzia, adolescenza e famiglia in collaborazione con enti, istituzioni e organizzazioni a livello locale, regionale, nazionale e internazionale per contribuire alla realizzazione di politiche attive in favore di bambini e ragazzi.
L’Istituto degli Innocenti collabora proficuamente da molti anni, fra gli altri, con il Governo nazionale (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, CAI, Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza). In particolare, l’Istituto si occupa della gestione del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, istituito con la legge n. 451/1997, fornendo alle amministrazioni centrali un qualificato supporto tecnico-scientifico per la definizione di politiche pubbliche a favore dell’infanzia, dell’adolescenza e della famiglia.
Alla visita hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio regionale della Toscana e la Vicesindaca del Comune di Firenze.
“Siamo lieti di aver potuto ospitare oggi la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e aver potuto illustrare il nostro quotidiano impegno nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza – commenta la presidente dell’Istituto degli Innocenti – che va dall’accoglienza, che è rimasta nei secoli il cuore della missione dell’Istituto, ai servizi educativi; dalla ricerca al monitoraggio e alla documentazione; dalla formazione alla progettazione europea, fino alla collaborazione istituzionale di supporto tecnico-scientifico nel cui ambito sono impiegate le eccellenti professionalità che lavorano agli Innocenti. Come ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’Istituto si presenta da sei secoli come ‘un'iniziativa di avanguardia sul piano sociale’. Il nostro impegno non può prescindere dai cambiamenti culturali e sociali di oggi: l’Istituto degli Innocenti lavora e lavorerà perché sia mantenuta alta l’attenzione ai bisogni e al benessere di tutti i bambini e i ragazzi”.
Tra le attività che sono state descritte alla Commissione c’è il servizio sperimentale SER.I.O. (Servizio per le Informazioni sulle Origini) che impegna l’Istituto da un anno e mezzo ed è finanziato dalla Regione Toscana per accompagnare chi ha vissuto l’esperienza dell’adozione, e ha bisogno di “ricostruire” la propria vita, nella ricerca di informazioni sulla propria famiglia biologica. Il servizio mira a rafforzare la collaborazione fra l’Istituto, la Regione Toscana, il Tribunale per i minorenni di Firenze e i Centri Adozione di Area Vasta, (Firenze, Prato, Pisa e Siena), e mette per la prima volta a disposizione della persona adottata, residente in Toscana, che vuole ricercare le proprie origini uno sportello informativo e un team multidisciplinare di esperti per un'azione di informazione e accompagnamento nel percorso di ricerca.
Nei primi sei mesi di attività allo sportello informativo di SER.I.O. si sono rivolte 75 persone, nei primi tre mesi del 2019 sono stati registrati 61 accessi al servizio: 39 le donne e 22 gli uomini. L’età è varia: la persona più anziana è del 1927, la persona più giovane del 2007, 9 delle 61 persone hanno meno di 25 anni.
SER.I.O. nasce come un servizio che si rivolge a persone residenti in Toscana. Nonostante questo vincolo territoriale, 30 dei 61 interessati (dei primi 3 mesi del 2019) che hanno contattato, direttamente o indirettamente, il servizio sono persone residenti fuori regione.
“SER.I.O. è un progetto sperimentale molto ambizioso, che rappresenta un unicum a livello nazionale e che sta funzionando molto bene, visto il numero di persone, anche di fuori regione, che ci stanno contattando – dice il direttore generale dell’Istituto degli Innocenti - Abbiamo consegnato ai componenti della Commissione il volume “Identità in costruzione” dove si dà conto dei risultati conseguiti dal progetto SER.I.O. e non nascondiamo che vorremmo poter “esportare” a livello nazionale il progetto e il modello d’intervento ivi contemplato che si sta rivelando efficace. Vorremmo poter diventare, non solo per la Toscana ma per tutto il Paese un punto di riferimento operativo di informazione, accompagnamento e aiuto delle persone adottate in ricerca delle proprie origini. Stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo e saremo felici ed orgogliosi se la Commissione volesse darci una mano in tal senso”.
SER.I.O. si rivolge a persone residenti in Toscana interessate a ricevere orientamento sul procedimento di accesso alle informazioni sulle proprie origini che è disciplinato dall’art. 28 della L. 184/83, così come modificato dall'art. 24 della L. 149/01, anche alla luce delle nuove possibilità stabilite dalla sentenza 18 novembre 2013, n.278 della Corte Costituzionale (che consente anche ai figli di parti anonimi di fare richiesta di accesso alle origini). La Corte di Cassazione con la sentenza n. 6963 del 20 marzo 2018 ha stabilito: “L'adottato ha diritto, nei casi di cui all'art. 28, comma 5, della L. n. 184 del 1983, di conoscere le proprie origini accedendo alle informazioni concernenti, non solo l'identità dei propri genitori biologici, ma anche quella delle sorelle e fratelli biologici adulti (…)”
L’ultimo disegno di legge che si è occupato di mettere chiarezza sulle norme in materia di diritto alla conoscenza delle proprie origini biologiche è il Ddl S. 922, iniziativa del senatore Simone Pillon, presentato il 7 novembre 2018.
Last update: 05/06/2019 - 18:04