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Pubblicato il nuovo volume della collana ‘Quaderni della Ricerca Sociale’ del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La nuova ricerca, svolta con l’assistenza tecnica dell’Istituto degli Innocenti, si è focalizzata su “I minorenni in affidamento familiare e nei servizi residenziali attraverso i dati SIOSS - Anno 2023”. Il volume contiene l’analisi delle informazioni sui bambini e gli adolescenti fuori dalla famiglia di origine raccolte attraverso il Sistema Informativo dell’Offerta dei Servizi Sociali (Sioss), aggiornate al 31 dicembre 2023. Il volume conferma la tenuta dell’affidamento familiare e dei servizi residenziali come modalità di risposta per bambini allontanati dalla famiglia di origine. Sul fronte dell’affidamento familiare, in particolare, emerge la necessità di investire su una maggior diffusione di questo dispositivo, soprattutto in alcune regioni del Sud del Paese e, in generale, la necessità di mettere a punto dei sistemi di sostegno, anche economico, per garantire un bacino di famiglie disponibili ad accogliere i minori che sia sufficiente a rispondere alle esigenze dei bambini.

I dati sul fenomeno dei bambini fuori dalla famiglia di origine

Nel 2023, gli ambiti territoriali sociali (Ats) segnalano complessivamente la presa in carico di 42.002 minorenni (inclusi i minori stranieri non accompagnati) sia in affidamento familiare sia collocati in strutture residenziali, registrando un aumento dello 0,8% (nel 2022 erano 41.683). Considerando i minorenni allontanati dalla famiglia di origine al netto dei minorenni stranieri non accompagnati il totale si riduce a 33.310, dato in linea con quello registrato nel 2022, pari a 33.299.

Sul fronte territoriale emerge che i numeri più elevati, come nell’annualità precedente, si trovano in Lombardia, Sicilia, Emilia- Romagna, Piemonte, Lazio, Puglia e Campania. Tuttavia considerando l’incidenza sulla popolazione 0 -17enne residente, il tasso di fuori famiglia rilevato per l’Italia è pari, nel 2023, a 3,5 minorenni ogni 1000 residenti 0-17enni (3,4 nel 2022). Come nell’annualità precedente, il tasso più elevato si registra in Liguria (6,1), seguono Sardegna, Trento, Lombardia e Sicilia con valori compresi tra 4,3 e 4,1. Sul fronte opposto con valori inferiori a 3 si collocano il Lazio, l’Abruzzo, Bolzano, il Veneto e la Campania. Rispetto al 2022, gli incrementi più significativi si registrano in Molise, nella Provincia Autonoma di Trento, in Sicilia e in Basilicata.

I dati sullaffidamento familiare

Al 31 dicembre 2023 il numero di minorenni in carico in affidamento familiare è pari a 15.992, comprensivo dei minori stranieri non accompagnati (Msna), con una riduzione del 2,4% rispetto all’anno precedente (16.382 soggetti). Escludendo i Msna, i dati integrativi segnalano 15.006 minorenni in una qualche forma di affidamento familiare (-1,4% rispetto al 2022).

Gli incrementi più significativi in termini assoluti, si registrano in particolare in Puglia e in Sicilia, mentre le regioni in cui l’affidamento familiare risulta più attivato, con valori pari o superiori ai 2 casi per mille, sono la Liguria, il Piemonte e il Molise. Valori pari o inferiori a un affidamento ogni mille residenti si registrano in Abruzzo, Campania e Basilicata. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale dei minorenni complessivi in affidamento familiare risulta che il 18,1% è concentrato nella regione Piemonte; il 16,7% in Lombardia; l’Emilia-Romagna e la Sicilia registrano una quota pari al 7,7%; il Veneto e la Toscana circa il 7%. Seguono la Regione Lazio con il 6,3%; la Puglia con il 6%, la Campania con quasi il 5%. In tutte le altre regioni la quota è inferiore al 4%.

L’affidamento dei minori stranieri non accompagnati, prevalentemente in affido per almeno 5 notti la settimana, rappresenta nel 2023 il 6% del totale dei minorenni. L’affidamento per almeno 5 notti la settimana, al netto dei Mnsa, rappresenta circa l’84,2% degli affidi totali, registrando un aumento rispetto alla precedente annualità.

Per quanto riguarda la composizione di genere, come nel 2022, i dati mostrano una prevalenza di minorenni maschi rispetto alle femmine con quote pari rispettivamente al 53,4% e al 46,6%. La quota maschile risulta più elevata nelle forme di affidamento che riguardano i Mnsa, attestandosi a livello nazionale all’83,4%. Per il 13,8% dei minorenni in affidamento familiare si segnala una qualche forma di disabilità oppure la presenza di altri disturbi/deficit o di una vulnerabilità socioculturale. Per quanto riguarda la distribuzione per classi d’età, come nell’anno precedente, risulta che l’84,9% dei minorenni in affidamento familiare ha più di 6 anni.

Il ruolo dell’Istituto degli Innocenti

Il report è stato realizzato dall’Istituto degli Innocenti nell’ambito delle attività previste dall’accordo biennale di collaborazione tra la Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e l’Istituto degli Innocenti, finalizzato alla realizzazione delle attività relative al piano nazionale sociale, all’attuazione del sistema di Child Guarantee e alle missioni specifiche del Pnrr. L’Istituto, nello specifico, si è occupato di orientare la raccolta dei dati da parte degli operatori del territorio, di fornire chiarimenti e supporto tecnico laddove necessari mettendosi a disposizione degli oltre 600 ambiti territoriale e sociali che hanno raccolto e fornito i dati per realizzare il volume. L’ente ha anche svolto una funzione di verifica ed elaborazione del rapporto statistico che ha consentito di dare continuità al lavoro che era stato fatto negli anni precedenti.

Last update: 12/13/2024 - 13:15